Catania, alla galleria Kōart parte la nuova esposizione di Benedetto Poma “Le sirene di Ulisse”: un viaggio irripetibile tra mito e storia
Catania, alla galleria Kōart parte la nuova esposizione di Benedetto Poma
“Le sirene di Ulisse”: un viaggio irripetibile tra mito e storia
di Serena d’Arienzo
Scoprire il mistero e la magia di un’isola unica al mondo attraverso una tela è possibile. Un viaggio alla scoperta di luci, atmosfere a tinte forti e scorci di sontuoso barocco, in un’ispirazione pittorica che non può prescindere dalle radici della madre-terra Sicilia, ma che puntualmente evade in una dimensione di sogno dai tratti assolutamente distintivi.
Benedetto Poma è tutto questo.
Una poetica figurativa sempre fedele a se stessa, ma che in questa stagione 2016 s’impreziosisce di motivi narrativi ispirati direttamente dalla mitologia greca, in una kermesse che rende omaggio all’epos omerico, dal titolo “Le sirene di Ulisse”, e che sarà visitabile a Catania dal 16 aprile al 11 maggio presso la Galleria Kōart: unconventional place, prima tappa di un percorso che toccherà anche le località di Taormina e Cefalù.
Si tratta di una decina di opere che, per stessa affermazione dell’autore, traggono la loro linfa mitologica da una visita rivelatrice al Museo Mandralisca di Cefalù, fondato dal barone Enrico Piraino di Mandralisca, il quale raccolse, nella sua pur breve vita, numerosi oggetti d’arte, tra cui alcune gemme incise risalenti al periodo che va dal IV-V sec. a.C. a quello ellenistico.
Proprio la visione di questi piccoli gioielli ha scosso l’immaginazione di Benedetto Poma, tanto da costituire il motivo ispirativo dell’intera collezione, riproducendone su tela i soggetti e lo splendore di forme e colori, conferendo preziosità all’intero ciclo pittorico.
Personaggi e creature leggendarie della mitologia greco-romana si mescolano, come in una danza, con paste vitree, ambre ed ematiti, adagiandosi su sfondi architettonici di sfarzoso barocco, cifra stilistica inconfondibile di Poma, dando vita a scenari d’arte seducenti in cui convivono epoche antiche e moderne, emblemi di una sicilianità millenaria e immortale.
Sirene, centauri, Medusa e il suo sguardo che pietrifica, e poi ancora le icone del mondo classico come Ares, dio della guerra, Afrodite, divinità dell’amore e Eros, personificazione della passione. Sono questi i protagonisti d’eccezione che popolano i dipinti dell’artista, in cui l’armonia e la magia della Magna Grecia trovano una sintesi inedita con le meraviglie volumetriche su pietra di età barocca, in un abbraccio senza tempo e colmo d’amore per la vera protagonista delle sue opere: la Sicilia.
Atmosfere uniche patinate di un’aura da sogno, se si guarda ai motivi simbolici ricorrenti e tipici dell’autore, come fiori, animali, frutti e strumenti musicali, rievocando la carica poetica e immaginifica che la forma artistica deve possedere.
Un viaggio irripetibile tra mito e storia, antichità e modernità, reale e visione onirica, che prende forma e si sostanzia grazie al colore, cifra stilistica fondante per il pittore catanese che, partendo dal bel disegno, infonde vita alle proprie opere per mezzo di spatolate di colore, macchie sulla tela e scolature cromatiche.
“Le sirene di Ulisse” di Benedetto Poma incanteranno i suoi spettatori così come il canto delle sirene dell’eroe omerico continuerà ad ammaliare chi si abbandonerà all’ascolto.
Una scelta non casuale quella del titolo dell’esposizione, per opere dotate di un carisma e carattere tali da risultare inconfondibili.
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