Anche il turismo diventa ecosostenibile La Sicilia quarta in Italia con 22 strutture turistiche a ridotto impatto ambientale
Anche il turismo diventa ecosostenibile
La Sicilia quarta in Italia con 22 strutture turistiche a ridotto impatto ambientale
di Serena d’Arienzo
L’ecosostenibilità, oltre ad essere un approccio verso il territorio, sta ormai diventando un vero e proprio stile di vita, tanto da influenzare anche il modo di viaggiare. Un turismo sempre più attento all’ambiente e che attira sempre un maggior numero di persone.
In Sicilia sono salite a ventidue le strutture che hanno scelto la via del turismo ecologico, di cui il resort “Calanica” di Cefalù (Pa), “La Portazza resort” di Marsala (Tp) e il “Mangiabove Guest house” di Marina di Ragusa sono le ultime ad aver ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea. Tale dicitura, garantita da regolamenti comunitari e valida anche oltre confine, assicura la qualità dal punto di vista ecologico di prodotti e servizi aventi un ridotto impatto ambientale nel loro ciclo di vita, pur mantenendo elevati gli standard prestazionali.
Un modo di fare turismo senz’altro più ecologico, quindi, e che segnala peraltro un incremento sul territorio delle realtà ecosostenibili, piazzando l’Isola al quarto posto nella classifica nazionale per la presenza di strutture ricettive a marchio europeo Ecolabel. Cosa non da poco, se si considera che per essere fregiati di tale certificazione occorre rientrare e rispettare precisi parametri di valutazione, tutti volti alla riduzione dell’impatto ambientale. Tra le voci prese in esame, il corretto smaltimento dei rifiuti, la morigeratezza nei consumi di acqua e di energia, il 50% della quale proveniente da fonti rinnovabili, ma anche la conformità con le leggi di settore e sul personale.
Una severità che ripaga in termini di attrattiva turistica e di risposta economica. Infatti, se si guarda alle realtà regionali più avanzate nel campo delle certificazioni ambientali, come il Trentino Alto Adige, il settore “green” risulta fruttuoso. Infatti, secondo una recente ricerca condotta dall’Agenzia per l’Ambiente della Provincia di Trento, gli albergatori dotati di marchio Ecolabel Ue hanno riscontrato un risparmio pari a circa dieci euro per metro quadrato. Un risultato avvincente e che lascia ben sperare anche per realtà meno avvedute, come la Sicilia, dove sei province su nove sarebbero interessate alla certificazione di strutture a vocazione turistica.
Un’offerta, quella del turismo ecosostenibile, molto richiesta dagli abitanti del Nord Europa, di certo più abituati a stili di vita “eco”, le cui prerogative però non smettono di affascinare i nativi del Bel Paese che sempre più guardano a scelte vicine all’ambiente. Come rilevato nel rapporto sul tema “Italiani, turismo sostenibile e ecoturismo”, ben il 53% degli intervistati, nel pianificare il proprio viaggio, è sensibile nel fare scelte che non danneggino l’ambiente, mentre il 48% sarebbe addirittura disposto a spendere fino al 10% in più pur di abbracciare logiche ecosostenibili.
Un trend in crescita, quindi, tanto in Sicilia quanto in Italia, che apre a prospettive luminose e promettenti, nel rispetto e nella condivisione di un patrimonio ecologico apprezzato in tutto il mondo.
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