Un viaggio spazio-temporale alla riscoperta di inediti scorci di Sicilia

Da luglio a settembre, itinerari turistici a bordo di antiche locomotive ristrutturate

di Serena d’Arienzo

Che i treni siano sempre stati oggetto di grande attenzione e fascinazione è ormai risaputo. Forse per quel legame profondo e penetrante con il territorio, o ancor di più per quella dimensione evocativa che abbraccia epoche che non esistono più. Il treno, appunto, come mezzo privilegiato del viaggio attraverso il tempo e lo spazio.

In un momento storico in cui parlare di trasporti su rotaie significa aprire scenari di drammatico divario tra Nord e Sud, un modo inedito di considerare il tema, non senza qualche sfumatura nostalgica, è stato improntato dall’Assessorato regionale al Turismo, in collaborazione con la Fondazione Ferrovie dello Stato e Trenitalia.

Si tratta de “I binari della cultura in Sicilia. Gli itinerari turistici in treno storico”, un’iniziativa del tutto originale che si propone di ripercorrere, da luglio a settembre, a bordo di una locomotiva degli anni trenta, tratte ormai desuete alla riscoperta di una Sicilia che non esiste più.

Nei tempi dell’alta velocità e nel contesto di una realtà regionale che ancora molta strada deve percorrere in tal senso, quella dello “slow train” risulta un’originale scelta di marketing per sperimentare nuovi segmenti di mercato, come quello del cosiddetto turismo ferroviario.

Vagoni ristrutturati che daranno la possibilità a quanti desiderino intraprendere un suggestivo viaggio tra spazio e tempo, di godersi itinerari affascinanti che attraversano Siracusa, Donnafugata, Comiso, Scicli e Ragusa, Noto e Modica, e poi ancora Agrigento e Porto Empedocle, fino a raggiungere Catania e Taormina, tappe in cui i treni resteranno attivi fino all’una di notte.

Nello specifico, sarebbero tre gli itinerari proposti: “Il treno del Barocco“, alla volta della Val di Noto e dei paesaggi patrimonio dell’Unesco, “Il treno del Mito“, che lungo la costa ionica abbraccia il mare e l’Etna, e “Il treno dei Templi” che viaggia verso il Parco Archeologico fino al giardino della Kolymbethra.

Un tuffo nel passato reso possibile grazie al finanziamento di 100 mila euro previsto nel contratto di servizio con Trenitalia da parte della Regione Siciliana e che ha visto fattiva realizzazione con la Fondazione Ferrovie dello Stato, la quale si sta adoperando al recupero di un grande patrimonio di mezzi, di vetusti binari e di antiche stazioni. Tutto questo con la prospettiva di valorizzare e riqualificare in chiave turistico-nostalgica l’antica rete ferroviaria, nella convinzione che anche su vecchi binari possa aprirsi la strada di un nuovo indotto economico.

Ragion per cui tale progetto è nutrito da buone aspettative da parte dell’Assessorato al Turismo, il quale sta studiando di concerto con il Ministero dei beni culturali e Ferrovie dello Stato una prospettiva di consolidamento dell’iniziativa, tanto da arricchire l’offerta turistica di 20 tratte attraverso le località più prestigiose dell’Isola, dalle città tardo barocche, passando dalla Valle dei Templi per arrivare infine a Taormina.

E quando il viaggio si nutre, oltre che di avventura, anche di un pizzico di romanticismo, lo spirito si libra e l’anima si dilata.