Nella sagra degli errori il Catania non riesce a portare a casa tre preziosi punti
Nella sagra degli errori il Catania non riesce a portare a casa tre preziosi punti
Si può perdere contro una squadra ultima in classifica con la difesa che ha incassato diciotto reti in appena otto partite? La risposta è un deciso no. Eppure il Catania stava rischiando di riuscirci. In quel di Melfi il Catania, dopo quattro pareggi esterni consecutivi, non riesce a conquistare la sua prima vittoria fuori casa e ancora non esce fuori dai play out.
Non è stata una bella partita, ma al Catania interessavano i tre punti per lasciarsi alle spalle il Melfi, la Vibonese, bloccata in casa dal Siracusa e per differenza reti lo stesso Siracusa e il Messina.
Una vera partita da Lega Prof con errori su entrambi i fronti, che il Catania, forte di una chiara superiorità tecnica, non è riuscito a vincere.
Nei primi venti minuti assente ingiustificato lo spettacolo con i padroni di casa molto timorosi e il Catania che si limita a giochicchiare. Per la prima metà del primo tempo, fuori di un pericoloso cross in area avversaria non succede nulla, poi il Catania prende decisamente il controllo della situazione e costruisce un paio di occasioni da rete, clamorosa quella capitata a Di Grazia, che si è visto respingere il suo tiro a botta sicura dal portiere di casa Gragnaniello Prima un bel tiro di Di Cecco ha sfiorato l’incrocio dei pali e dopo è stato ancora il portiere di casa a dire di no a un colpo di testa ravvicinato di Drausio.
Nella ripresa Rigoli presenta lo stesso schieramento della prima frazione di gioco e il Catania riprende allo stesso modo di come aveva chiuso il primo tempo.
Ma avviene quello che nessuno s’aspettava: al 51’ il centrocampo del Catania balbetta, con Biagianti in testa, la difesa dorme e Defendi s’incunea in area e fulmina Pisseri. Subito dopo Biagianti vuol farsi perdonare e si proietta in area ma si scontra con un avversario e il gioco rimane fermo per tre minuti.
Rigoli manda in campo Paolucci al posto di Di Cecco e il Catania si sbilancia in avanti. Comincia l’assedio e il Melfi si difende con i denti. L’arbitro dice di no a Paolucci che a colpo sicuro si vede il tiro ribattuto in area da un braccio avversario.
Rigoli sostituisce Calil con Barisic che fino all’80’ non tocca nemmeno un pallone.
Passano i minuti e il Catania comincia a innervosirsi. La squadra smarrisce il gioco convincente della seconda metà del primo tempo e non costruisce più nulla di buono.
Al 77’ l’allenatore etneo si gioca la carta Mazzarani, l’ex Modena è di “un altro pianeta” rispetto alla Lega Prof e lo dimostra subito. All’81’ da una sua pregevole iniziativa nasce un’apertura per Russotto che effettua un bel cross in area per Barisic, il quale, da posizione difficile, di testa gira in rete per il pareggio.
Il Catania insiste ancora e va vicino alla rete del vantaggio con il Melfi che riesce a risolvere fortunosamente una mischia in area. Minuto 89 pericolosa punizione del Melfi che finisce abbondantemente fuori dai pali di Pisseri. Scade il novantesimo e l’arbitro concede cinque minuti di recupero.
Il Melfi è in affanno ma moltiplica le forze e al 93’ guadagna un pericoloso calcio d’angolo. I padroni di casa non corrono più pericoli e si capisce perché hanno conquistato punti solo in casa.
Il Catania, con i suoi cinque pareggi consecutivi, resta imbattuto fuori casa ma se la vittoria esterna non arriva a Melfi dove deve arrivare? E la prossima trasferta si chiama Foggia.
Catania, 16 ottobre 2016
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini newscatania.com )
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