Il Museo Egizio approda a Catania

Entro il 2017 la città etnea ospiterà la sede distaccata del prestigioso museo torinese

di Serena d’Arienzo

Sembra ormai essere notizia certa: entro il 2017 verrà inaugurata a Catania la sezione distaccata del Museo Egizio di Torino. Un progetto importante per la vita culturale della città etnea, che fin dai suoi primi passi ha conosciuto un forte interessamento da parte di tutti gli attori coinvolti, quali il Comune di Catania, il Museo Egizio e la Sovrintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio della città metropolitana di Torino, nonché il Ministero dei Beni Culturali.

Si tratta non solo di un’occasione di visibilità per la provincia etnea, ma anche di una fattiva risposta alla contingente mancanza di spazi espositivi all’interno del museo torinese, che attualmente custodisce ben 17 mila reperti ancora da catalogare e da mostrare al pubblico. Da qui l’idea partita dal sindaco di Catania, Enzo Bianco, di aprire proprio nella città etnea una sezione distaccata all’interno di un’ala del Convento dei Crociferi vasta circa mille metri quadrati, attualmente in restauro, sottoponendo il progetto all’attenzione della presidente del Museo Egizio, Evelina Christillin. La reazione da parte di Christian Greco, direttore del museo torinese, non si è fatta attendere, sottolineando la pregnanza di una seconda sede espositiva dislocata in un’isola come la Sicilia che, vero e proprio crocevia degli scambi culturali del Mediterraneo in età ellenistica, rappresenta di fatto la terra ideale per sviluppare percorsi tematici connessi all’antico Egitto.

Come ha fatto notare lo stesso Enzo Bianco alla divulgazione della notizia alla stampa, si tratta senz’altro di un’opportunità di grande risonanza, che pone la città alle pendici dell’Etna alla stregua di prestigiose realtà internazionali, tutte in possesso di sedi museali distaccate, come ad esempio il Louvre, a dimostrazione di come tale fenomeno rappresenti una formula vincente anche nel nostro Paese. Tale progetto vedrà la luce sul piano pratico, grazie a una convenzione stipulata tra il Comune di Catania, la Fondazione Museo Egizio e la Sovrintendenza dei Beni Culturali del capoluogo piemontese per conto dello Stato.

L’apertura di una siffatta area museale nella cornice del centro storico etneo non rappresenterà soltanto un fattore di attrazione culturale, ma bensì un’iniziativa dai confini ben più ampi, volta alla conoscenza della Sicilia e del suo passato in seno all’area mediterranea, con un ampio coinvolgimento sul piano scientifico di Enti ed Istituti di ricerca, per una grande opera di ricostruzione e divulgazione storico-culturale.