Il Catania mette a tacere i “gufi” pareggia a Foggia e mantiene l’imbattibilità esterna.
Il Catania mette a tacere i “gufi” pareggia a Foggia e mantiene l’imbattibilità esterna.
Il Catania ha segnato, ma l’arbitro e il guardalinee non hanno visto che il pallone aveva varcato la linea di porta, il Foggia no.
Basta questa semplice considerazione per dire che il pareggio, sebbene giusto, poteva diventare per il Catania la prima vittoria esterna del campionato.
Se nelle ultime cinque partite il Foggia aveva fatto appena 6 punti con una vittoria, tre pareggi e la sonora sconfitta per 4-1 a Castellamare di Stabia e il Catania ben 11 punti, con tre vittorie e due pareggi un motivo doveva pur esserci. Presto detto: il Catania sta attraversando un buon momento di forma e Pino Rigoli sta cominciando a raccogliere i frutti del lavoro svolto.
Certo qualche tifoso incontentabile storcerà il naso, dirà che il Catania deve sempre giocare per vincere, agli incontentabili rispondo che il discorso può andar bene per la mancata vittoria di Melfi o di Taranto, ma per Foggia no. Il Foggia potrebbe chiudere l’intero campionato col campo inviolato.
Quindi, ottimo punto poiché dopo la deludente prestazione di “Coppa Italia”, col via libera dato al Messina, sono arrivati dei segnali confortanti e positivi, in primo luogo Pisseri, che si sta confermando uno dei migliori portieri del campionato, poi la difesa, che è ritornata a essere la meno battuta del campionato. Infine, lo spirito di sacrificio dell’intera squadra.
La partita, diciamolo, senza mezzi termini, è stata deludente: poco spettacolo e poche emozioni. La più grossa è arrivata per merito del Catania che con una spettacolare rovesciata di Fornito, intorno alla mezz’ora riesce a segnare, ma il pallone colpisce la traversa interna, varca la linea, ma arbitro e segnalinee non convalidano la rete ritenendo che il pallone non avesse varcato la linea per intero. E anche se fosse? L’ennesimo episodio dubbio che viene risolto sempre a sfavore del Catania. Sulla classifica dei rossazzurri pesa come un macigno, oltre la penalizzazione di 7 punti, il furto subito a opera dell’Akragas che ha beneficiato del grossolano errore compiuto da un arbitro inadeguato che ha annullato senza nessun motivo sullo zero a zero una rete validissima di Calil. Senza quella beffa il Catania sarebbe ancora imbattuto.
Quindi, “gufi” a tacere perché il Catania non ha subito a Foggia la temuta sconfitta per 3-0 e, per fortuna, ha deluso ancor di più chi al Catania non vuol bene e sperava in una disfatta in terra pugliese.
Adesso avanti col Catanzaro, una partita che il Catania, forte della indubbia superiorità tecnica deve vincere, consapevole che nell’inferno della Lega Prof non ci si può distrarre nemmeno un attimo e si deve sempre soffrire.
Il campionato è ancora lungo ma battere i giallorossi calabresi per il Catania, probabilmente, significherebbe entra nella griglia dei play off.
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