Appena tre anni fa, mentre il Catania sfidava in serie A la Juventus, il Napoli, la Roma e le altre grandi del calcio italiano, la Virtus Francavilla si confrontava con le squadre del calcio dilettantistico. Grazie alla passione del suo presidente e a due promozioni consecutive i biancoazzurri pugliesi si sono trovati proiettati in Lega Prof in casa. Da parte sua il Catania, vittima di tre stagioni a dir poco gestite in maniera “dilettantistica”, si è trovato in compagnia degli ex dilettanti. Non solo, come se non bastasse, la penalizzazione di sette punti inflitta ai rossazzurri ha fatto in modo che, prima del confronto diretto, il Francavilla si trovasse avanti in classifica. Entrambe le squadre provenienti da un momento “magico”, entrambe con ben 10 punti conquistati nelle ultime quattro gare. Insomma gli ingredienti per affrontare i padroni di casa della Virtus Francavilla col dovuto rispetto c’erano tutti, anche se i pugliesi hanno costruito la loro classifica facendo punti quasi esclusivamente con le squadre cosiddette piccole. A parte la prestigiosa vittoria per 4-1 contro la Casertana, il Francavilla ha conquistato i suoi punti in classica vincendo in casa contro il Catanzaro e contro la Vibonese e fuori casa contro il Melfi e contro il Taranto, pareggiando fuori casa contro la Paganese e contro il Messina, insomma con tutte squadre che occupano la parte destra della classifica, perdendo contro le grandi. Ma l’orribile Catania visto in terra pugliese tutto è apparso meno che una grande.
Per questa insidiosa trasferta pugliese Rigoli ha presentato una formazione rivoluzionata rispetto alla gara casalinga vinta contro il Catanzaro. Alcune scelte sono state forzate: squalificati Bergamelli e Gil, sostituiti da Bastrini e De Santis e in cattive condizioni Djordjevic, sostituito da Parisi. A sorpresa gioca Calil e rimane in panchina Di Grazia. Per il resto centrocampo confermato con Bucolo, Fornito e Biagianti e tridente con Calil, Mazzarani e Paolucci.
Le due squadre si temono e la partita non decolla. Non succede nulla fino al 37’ quando Paolucci viene lanciato in profondità: il portiere del Francavilla Casadei esce alla disperata e poco fuori area stende l’attaccante etneo. Espulsione inevitabile. Il tecnico pugliese sacrifica De Angelis e manda in campo il secondo portiere. Il Catania ci spera, ma il calcio di punizione dal limite di Mazzarani non ottiene gli effetti sperati.
In superiorità numerica per tutto il secondo tempo ci si aspetta un Catania padrone del campo in grado di vincere con una certa facilità.
Niente di tutto questo. Rigoli commette alcuni errori gravi e non intuisce il pericolo. Le cose, anziché migliorare peggiorano. Rigoli compie una mossa assurda: indebolisce il centrocampo mandando in campo Di Grazia al posto di Bucolo e il Francavilla va più volte vicino alla rete.
Per tutto il secondo tempo i padroni di casa in dieci uomini, mettono sotto un Catania apparso senza mordente. Il ventenne Nzola fa vedere “i sorci versi” a Bastrini, il quale ha disputato una gara davvero disastrosa e sono necessarie alcune prodezze di Pisseri per lasciare il risultato sullo zero a zero. Il portiere etneo al 75’ si supera compiendo uno spettacolare doppio intervento.
Scampato il pericolo il Catania ha il torto di sbilanciarsi e al 92’subisce la meritata punizione: Nzola viene pescato in area da un lancio lungo (ma dov’erano Bastrini e De Santis) e non sbaglia. Stavolta non può nulla nemmeno un portiere super come Pisseri.
Sconfitta, grave perché senza attenuanti. Risultato giusto e nessuna recriminazione, se non quella che mancavano ormai cento secondi alla fine. Il Catania non è esistito. Lo zero a zero sarebbe servito solo per mantenere l’imbattibilità ma non avrebbe cancellato la pessima prestazione. Si è salvato il solo Pisseri. Il peggiore del Catania, per la prima volta in stagione, Rigoli.

Catania, 20 novembre 2016
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini itasportpress.it )