Il Catania formato trasferta, punito oltre misura, incassa la terza beffa stagionale.

Al Catania non portano bene le siciliane: dopo la beffa casalinga subita per mano dell’Akragas è arrivata la beffa esterna a opera del Siracusa al quale è bastato un solo tiro in porta per battere il Catania e conquistare i tre punti. Risultato bugiardo, col Catania che nel secondo tempo ha sciupato quattro nitide palle gol.
Col morale alto per le tre vittorie consecutive, il Catania si è recato a Siracusa col chiaro proposito di continuare la serie positiva in atto, purtroppo è andata male. Per gli aretusei, in buon momento di forma, un banco di prova davvero importante, sia per l’oggettiva forza del Catania, sia per la trepidante attesa per quella che viene considerata in casa siracusana “la partita dell’anno”. Con tutto il rispetto per le altre squadre presenti in campionato, quando arriva il Catania per tante formazioni la gara da disputare diventa “la gara più importante dell’anno”. Un po’ colpa del Catania precipitato in appena due stagioni nell’inferno della Lega Prof, dopo diversi campionati esaltanti fra le grandi del calcio nazionale.
Un derby è sempre un derby e ha un fascino particolare, nonché nasconde sempre insidie e soprese, ma è pur sempre una partita come tutte le altre poiché in palio vi sono sempre tre punti, così come in tutte le altre gare.
I punti in palio sono andati al Siracusa, ma il Catania è stato punito oltre i propri demeriti e ha ha molto da recriminare.
Un Catania schierato col 4-3-3 e confermato per decimi undicesimi da Pino Rigoli, con Pisseri in porta, Bergamelli e Gil centrali di difesa, Djordjevic e Parisi esterni, trio di centrocampo composto da Scoppa, Fornito e Bucolo e tridente con Russotto, Mazzarani finto centravanti e il rientrante Andrea Di Grazia al posto di Barisic.
Chissà, forse perché qualunque derby è sempre una partita “molto sentita” dalle due squadre in campo in Siracusa- Catania, per tutto il primo tempo, è successo davvero poco: in sintesi: rossazzurri leggermente più propositivi, grazie al buon momento di forma attraversato da Russotto, e Siracusa guardingo che ha badato soltanto al contropiede. L’unica vera occasione è capitata in apertura al Catania con Di Grazia che, ben dentro l’area di rigore avversaria, sulla sinistra, non è riuscito a incrociare come avrebbe dovuto e voluto, poi davvero poco con alcuni tiri scagliati da buona posizione, da entrambi i fronti, che sono finiti altissimi dalle rispettive porte. Un primo tempo al cloroformio e senza grosse emozioni nel quale ha prevalso la prudenza: logico lo zero a zero.
Al ritorno in campo, dopo il riposo, le due squadre si sono presentate con gli stessi schieramenti di partenza e la partita è ripresa con lo stesso identico andamento della prima frazione di gioco. Le due squadre in campo davano l’impressione di temersi (o di accontentarsi?) e non succedeva nulla fino al 60’quando un pallone raggiungeva Bucolo che si trova libero e tutto solo dentro l’area di rigore, ma il centrocampista lo ciabattava in maniera inguardabile. Un minuto dopo Rigoli richiamava in panchina un Di Grazia sotto tono e mandava in campo Paolucci che si rendeva subito pericoloso ma mandava sull’esterno della rete un tocco morbido di Scoppa. Inesorabile scattava una legge non scritta: rete mancata rete subita. Al 65’ Valente andava via sulla sinistra Parisi rimaneva incerto e imbambolato, Bergamelli non era pronto e sul cross Scardina saltava e metteva di testa in rete.
Il Catania rimaneva tramortito e per dieci minuti non riusciva a reagire, il Siracusa prendeva coraggio Al 75’, finalmente il Catania si scuoteva: Paolucci s’involava sulla destra e faceva partire un bel cross, ma la botta di Djordjevic si perdeva di poco fuori. Ancora il Catania che al 77’ sfiorava il meritato pareggio con Mazzarani che scheggiava la traversa. Al 78’ nel Catania si rivedeva in campo Piscitella, Sottil mandava in campo Italiano al posto di Scardina.
Il Siracusa cercava di “addormentare” la partita, grazie ai demeriti del Catania. Rigoli tentava la mossa della disperazione: all’86’ fuori Parisi, inutile nel contesto di gara (in ogni caso scadente per tutto l’arco dell’incontro) e in campo Biagianti.
All’87’ Mazzarani si “divorava” una rete incredibile svirgolando a due passi della porta siracusana un geniale filtrante di Russotto.
Per il Catania una gara “maledetta”. Adesso è necessario rialzarsi e battere la Casertana per consolidare la posizione play off conquistata con tanta fatica.
Catania, 11 dicembre 2016
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini news catania )