Festività e depressione: un fenomeno sempre più comune I sei consigli per combattere la malinconia di fine anno
Festività e depressione: un fenomeno sempre più comune
I sei consigli per combattere la malinconia di fine anno
di Serena d’Arienzo
A Natale siamo tutti più buoni. O forse più vuoti.
Secondo quanto rilevato da dati statistici, durante il periodo delle festività aumentano del 20% le richieste di supporto psicologico a causa dell’acuirsi di pensieri depressivi e ansiosi in soggetti con tale predisposizione. I sintomi riscontrati sono mal di testa, mancanza di appetito, sensi di colpa per l’incapacità di preparare pranzi impeccabili o di fare il regalo perfetto, limiti nel divertirsi e nel godere dell’affetto delle persone, stanchezza e difficoltà nel riposare.
Il clima di calore e affetto che, secondo l’immaginario collettivo, dovrebbe regnare durante le feste, può suscitare in alcune persone stati di malinconia e solitudine, ansia e senso di vuoto. Il divario tra l’esterna atmosfera di allegria e la tristezza interiore è generato da un’etichetta emotiva, da una posa di carattere culturale che ci vorrebbe tutti contagiati dal medesimo stato di gioia e felicità. Ma, purtroppo, non è così.
Perché la nostra psiche si lascia andare a pensieri negativi in occasione di eventi gioiosi?
Nella cultura occidentale, le festività di fine anno costituiscono un tutt’uno con i concetti di famiglia e di affettività, guardando al consolidamento e rinnovamento del sentimento di unione con i propri congiunti e amici. Ecco che allora, il senso di solitudine può manifestarsi in disagio psicologico per coloro che hanno subito una perdita familiare o per chi si trova in un contesto di famiglia allargata in cui viene meno il senso di raccoglimento e di intimità, o ancora per coloro che vivono la fine di un matrimonio, la lontananza fisica o affettiva dalla persona amata, o in una condizione di emarginazione dalla società.
Da non sottovalutare è anche il notevole carico di obblighi e impegni a cui si viene sottoposti durante le festività. Lo stravolgimento della quotidianità e la folle corsa agli acquisti, la pancia sempre più piena e il portafoglio sempre più vuoto, il dover essere sempre presenti e sorridenti agli incontri, sono tutte situazioni che generano e alimentano un forte stress.
Senza considerare poi il bilancio di fine anno, quando emergono rimorsi e rimpianti per le occasioni mancate e le aspettative non avverate, sia in campo affettivo che professionale.
Quanto detto finora rende evidente quanto sia complicato divincolarsi dai dettami culturali che impongono il trionfo della famiglia, degli affetti e dell’unione in tali ricorrenze, senza la possibilità di vivere uno stato emotivo personale. Chi vive una condizione malinconica o depressiva in questi periodi dell’anno, spesso fa fatica a riconoscerne le ragioni di fondo senza comprendere il legame tra il proprio disagio e le festività.
Risulta fondamentale, quindi, compiere un’analisi delle proprie emozioni, al fine di cogliere il proprio disagio e di riflettere sulle motivazioni che lo generano. Affidarsi, in caso di necessità, all’aiuto di uno specialista può condurre a una maggiore capacità di analisi interiore, oltre a costituire una grande opportunità di riscatto e liberazione di stati d’animo negativi e opprimenti.
I sei consigli utili per combattere la malinconia durante le feste
Eppure una soluzione è possibile. Di seguito la guida pratica degli specialisti per vivere delle “buone feste” senza obblighi di felicità:
1. Non colpevolizzarsi per il proprio stato d’animo e non dare troppa considerazione al proprio disagio. Non si tratta di depressione cronica ma di una fase passeggera che presto finirà.
2. Minimizzare le aspettative e pensare alle festività di fine anno come a ricorrenze normali senza obblighi di perfezione. Non concepire grandi cambiamenti di vita: nessuna frustrazione se non si è trovato un compagno o una compagna e nessun rammarico se il capodanno non sarà trascorso su un’isola esotica o in un locale esclusivo.
3. Rinunciare di incontrare persone che non vi sono simpatiche. I cenoni costringono a una forzata socialità e non c’è niente di più stressante che dover sorridere e festeggiare con qualcuno con cui non si ha nulla da dire. La vostra salute mentale ve ne sarà grata.
4. Evitare gli auguri con la ex o con l’ex se questo genera cattivo umore.
5. Se la convivenza con certi parenti risulta difficile, assentatevi educatamente con una scusa e uscite a fare due passi. Al ritorno andrà meglio.
6. Boicottare la televisione. In questo periodo, l’alto tasso di contenuti smielati e buonisti possono non aiutare chi attraversa un momento malinconico.
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