Palermo capitale italiana della cultura 2018

Un anno all’insegna della valorizzazione dei beni culturali e dei servizi turistici

di Serena d’Arienzo

Palermo sarà capitale italiana della cultura per il 2018. Designata dalla giuria presieduta da Stefano Baia Curioni, la vincitrice è stata annunciata nei giorni scorsi dal ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini. Le altre concorrenti al titolo erano Alghero, Aquileia, Comacchio, Ercolano, Montebelluna, Recanati, Settimo torinese, Trento e l’Unione comuni elimo-ericini.

“Noi Palermitani – ha dichiarato il sindaco della città, Leoluca Orlando – ci stiamo riprendendo la nostra città. Da tre anni a questa parte le abbiamo azzeccate tutte, perché ci siamo riinnamorati di Palermo: da luglio 2015, quando è diventata con le cattedrali di Monreale e Cefalù patrimonio dell’Unesco, a quando l’abbiamo candidata a San Pietroburgo come sede per Manifesta 2018. L’abbiamo azzeccata quando, travolti dai giovani di Palermo, abbiamo presentato la candidatura a capitale dei Giovani. Adesso abbiamo superato la competizione insieme ad altre nove finaliste. Noi in quella competizione abbiamo manifestato una marcia in più, che è Palermo, e la motivazione sembrava disegnata sulla nostra città“.

Nata nel 2014 a seguito della proclamazione della città di Matera a capitale europea della cultura 2019, la designazione del corrispettivo sul territorio nazionale, invece, avviene ogni anno su scelta del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e di una commissione di sette esperti nominata dallo stesso ministero, con il preciso intento di mettere in mostra e condividere per un intero anno la vita e lo sviluppo culturale della comunità locale. Tra gli obiettivi fondamentali, infatti, vi è quello della valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e del miglioramento dei servizi rivolti ai turisti. Un francobollo celebrativo della città di Mantova è stato emesso lo scorso 15 ottobre e ne sarà previsto, come da programma provvisorio, uno anche per Pistoia, rispettivamente fregiate del titolo nel 2016 e 2017.

La proclamazione del capoluogo siciliano a capitale della cultura per il prossimo anno è stata accompagnata da una vera e propria festa della città. Non a caso, a precedere l’intervento del primo cittadino per l’annuncio di tale notizia, vi è stata l’esibizione dei piccoli musicisti dell’orchestra giovanile Brancaccio che hanno intonato l’Inno di Mameli.