Il Catania soffre ma riesce a battere di misura il Francavilla e interrompe la serie nera.
Non è una cosa rara nel calcio italiano riscontrare squadre che annualmente fanno registrare cinque sconfitte consecutive. In serie A, nel campionato in corso cinque partite le ha perse il Crotone, dalla quinta alla nona, l’Empoli ha una serie negativa in corso di sette sconfitte consecutive, cinque partite consecutive le ha perse il Genoa (dalla 16^ alla 20^) ben nove consecutive le ha perse il Palermo (dall’8^ alla 16^) sei partite consecutive il Pescara di Oddo, prima dell’arrivo di Zeman sulla panchina, dalla 9^ alla 14^ e poi ancora lo stesso Pescara di Oddo dalla 19^ alla 24^, prima di travolgere il Genoa per 5-0 col boemo in panchina. Persino una squadra brillante come l’Atalanta ha perso quattro delle prime cinque gare del campionato e la stessa Inter dalla 7^ alla 11^ ha perso quattro gare delle cinque disputate.
Dunque, può capitare e può capitare anche di peggio. In serie B, per esempio, la Ternana di gare consecutive ne ha perse sei e in Lega Prof hanno fatto peggio il Bassano e l’Olbia con sette sconfitte consecutive e il Melfi con undici, prima di vincere a Catania.
Un conto però è vedere una piccola perdere cinque gare consecutive nel campionato di competenza, un conto vedere una big, soprattutto se il campionato di competenza è la Lega prof e la big si chiama Catania. Infatti, al Catania, in Lega Prof, non era mai capitato e siccome c’è di peggio qualcuno temeva la gara contro il Francavilla.
Al Massimino arrivava la quinta in classifica, è vero, ma arrivava una squadra reduce da due soli punti in quattro gare. Paradossi del calcio, il Catania, con quel pizzico di fortuna che non ha avuto a Catanzaro, l’ha battuta e adesso, relativamente alle ultime cinque gare disputate, gli etnei hanno fatto meglio dei pugliesi, ovvero 3 punti contro 2.
Giovanni Pulvirenti, visto che la società si era espressa per la sua conferma, era ben consapevole che prima o poi, anche per lui sarebbe arrivato il primo punto sulla panchina del Catania. Ne sono arrivati tre e, come per magia, vista la classifica molto corta, il Catania è rientrato nella griglia Play off dalla quale, in questo momento, rimane fuori il Fondi, una squadra in piena crisi con un solo punto conquistato nelle ultime cinque partite. Insomma il Catania era reduce da cinque sconfitte consecutive ma alcune squadre come il Fondi e l’Andria l’hanno pazientemente aspettato facendo peggio.
Per la gara contro i brindisini il tecnico degli etnei ha mandato in campo l’inamovibile Pisseri in porta con Gil e Bergamelli centrali, Parisi e Djordjevic sulle fasce, Biagianti, il rientrante Scoppa e Mazzarani a centrocampo e il tridente composto da Pozzebon punta centrale collaborato dai due esterni d’attacco Russotto e Di Grazia. Al 45’ si è infortunato Bergamelli ed è stato sostituito dal giovane Mbodj che ha ribadito di saperci fare. Al 20’ della ripresa Mazzarani è stato sostituito da Bucolo e a sette minuti del tempo regolamentare Barisic ha preso il posto di Pozzebon.
Come capita sovente nel calcio i giudizi sono sempre influenzati dai risultati ottenuti sul campo. Con un pizzico di serenità possiamo dire che non tutti i mali del Catania sono scomparsi, diversi giocatori, Pozzebon in testa, possono e devono dare di più, ma oggi contava solo fare punti e, per fortuna, il Catania c’è riuscito.
Si apre con i rossazzurri decisi e concentrati e al 3’ Russotto si vede respingere la conclusione dal portiere ospite Albertazzi. Quattro minuti dopo Albertazzi si ripete respingendo un’insidiosa punizione di Mazzarani. Ancora Catania vicino alla rete al 20’ con Tricarico che rinvia e sfiora l’autorete.
Due minuti dopo Di Grazia riceve da Russotto e supera Albertazzi segnando il gol partita.
Il vantaggio dà un po’ di serenità mentale al Catania (quella che mancava), gli etnei insistono e vanno vicini al raddoppio con Biagianti. In chiusura di tempo si fa male Bergamelli lo sostituisce il giovane Mbodj che dimostra di meritare più spazio di quanto fin adesso gli è stato concesso.
Nella ripresa il Catania scende in campo un po’ timoroso e mostra qualche segnale di nervosismo (le cinque sconfitte consecutive hanno lasciato il segno) ne approfittano gli ospiti che al 50’ sfiorano il pareggio con un colpo di testa di Nzola sugli sviluppi di un corner (spauracchio per il Catania delle ultime cinque partite).
Il Francavilla prende coraggio e inizia a premere e il Catania arretra il proprio raggio d’azione. Pulvirenti manda in campo Bucolo al posto di Mazzarani per dare maggior vigore al centrocampo.
Al 77’ Cipriani di Empoli ammonisce Pozzebon ed è un’ammonizione pesante perché l’ex messinese era diffidato e sarà costretto a saltare l’importante gara esterna contro la lanciatissima Vibonese (11 punti nelle ultime 5 partite).
Il Catania stringe i denti ma rischia grosso all’87’ quando Ayina in acrobazia colpisce in pieno la traversa. Traversa contro a Catanzaro, traversa a favore con il Francavilla: meglio una vittoria e una sconfitta che due pareggi!
Dopo tre minuti di recupero Cipriani decreta la fine e il Catania assapora il dolce e antico sapore della vittoria. Fu vera gloria? A Vibo Valentia l’ardua sentenza.
Questo articolo è stato pubblicato sul giornale on line suwww.sportenjoyproject.com
Catania, 5 aprile 2017
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini newscatania.com )
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