Dai Nebrodi a Cannes, “Sicilian Ghost Story” apre il Festival del cinema francese

Un film che incorona le bellezze e i talenti della Sicilia

di Serena d’Arienzo

Dalla magnifica cornice dei boschi dei Nebrodi alla magica atmosfera del Festival di Cannes. Si tratta del curioso salto di “Sicilian Ghost Story”, ultimo film dei palermitani Fabio Grassadonia e Antonio Piazza che aprirà la Critique del rinomato Festival del cinema francese, già in passato sede di importanti riconoscimenti alla coppia di cineasti, con la consegna nel 2013 del Gran Premio della Semaine e del Premio Rivelazione alla 66esima edizione del Festival per il film “Salvo”.

Con “Sicilian Ghost Story” il plauso era iniziato già a partire dalla sceneggiatura della pellicola, con la consegna nel 2016 del rinomato Sundance Institute Global Filmmaking Award, premio assegnato per originalità e talento a registi emergenti.

A guardare la trama, non si tratta soltanto di una narrazione popolata di fantasmi, ma prima di tutto una storia d’amore sullo sfondo di un edito intreccio tra politica e genere fantasy, ambientato tra le meraviglie naturali e millenarie del Parco dei Nebrodi, capaci di suscitare allo stesso tempo incanto e inquietudine.

E’ questo lo scenario in cui si muovono i tredicenni protagonisti della vicenda, Giuseppe, misteriosamente scomparso nelle fauci di un mondo incantato e Luna, innamorata di lui, che mai si rassegna nella ricerca, sfidando il mondo oscuro che lo aveva avvolto nel nulla.

Julia Jedlikowska e Gaetano Fernandez, entrambi dai natali palermitani, sono i giovani che per la prima volta debuttano sul grande schermo, in una storia che della Sicilia fa il suo cardine e fiore all’occhiello, dalla regia, agli interpreti, alle suggestive ambientazioni boschive tra Cesarò e Troina, oltre che a Cerami, delizioso centro della provincia di Enna in cui sono state girate alcune scene.

Sicilian Ghost Story” rappresenta uno dei tanti esempi di narrazione cinematografica che della Sicilia ne fa il principio, il mezzo e il fine, in un racconto che, tramite il potere folgorante delle immagini, contribuisce a divulgare la genuina autenticità dell’Isola al di là degli stereotipi e della fiction. Una terra dal patrimonio umano e territoriale dal potere straordinario.