Cala il sipario stagionale sul Massimino (ma ancora potrebbe anche non essere così) e il Catania che nessuno s’aspetta fa suo il derby rifilando tre reti al Siracusa.

Cos’è successo al Catania dopo il licenziamento di Pino Rigoli forse non lo capiremo mai. Dopo la sconfitta di Agrigento, determinata fra le altre cose da un rigore fallito da Mazzarani nei secondi di recupero, il Catania aveva in classifica 35 punti e occupava l’ottavo posto, ma ben dentro la griglia dei Play off, con tre punti di vantaggio sul Siracusa. Gli aretusei, allora undicesimi, non potevano ancor sapere che con l’undicesimo posto erano già nei play off. Staccatissima dal Catania la Paganese che era 14^ con 27 punti, appena 3 punti sopra la griglia Play out.
Dopo l’avvento breve ma destabilizzante di Petrone la squadra con i suoi 39 punti continuava ad occupare una posizione utile per gli spareggi promozione, la decima. Il Siracusa, a suon di gol, vinceva tre gare consecutive e si portava con 41 punti al sesto posto, mentre la Paganese, pur risalendo, con sette punti in tre gare, con 34 punti era ben cinque lunghezze sotto i rossoazzurri.
Poi la fuga di Petrone, l’avvento di Pulvirenti in panchina e la catastrofe totale con appena 4 punti in otto partite: una vittoria casalinga contro la Virtus Francavilla, un pari esterno contro la Vibonese e ben sei sconfitte. Squadra al dodicesimo posto, bloccata a 43 punti, fuori dai Play off e beffeggiata dal Siracusa, quinto a 57 punti e dalla Paganese a 49 punti, entrambe certe degli spareggi promozione.
Il calendario, come atto di chiusura al Massimino, ha messo di fronte proprio Catania e Siracusa, come a dire la maggiore delusione stagionale e la maggior sorpresa in positivo del torneo. Per il Catania l’ultimissima occasione per rimanere attaccato al labile filo che conduce ai Play off. Il Catania è riuscito a vincere e non l’ha sprecata.
Per il derby in tono minore Pulvirenti metteva in campo un 4-3-3 con Pisseri in porta, Gil e Marchese centrali, Parisi e Djordjevic sulle fasce; centrocampo formato da Bucolo, Scoppa e Mazzarani e trio avanzato formato da Pozzebon, Di Grazia e Manneh. Siracusa tranquillo e certo di disputare la prima gara di Play off a turno secco fra le mura amiche.
Dopo una prima fase di studio al 13’ il Catania passava in vantaggio con Mazzarani che, piaccia o no, rimane il cannoniere principe del Catania. Il calciatore etneo da buona posizione scagliava un diagonale di destro che non lasciava scampo a Santurro.
Il Siracusa cercava di reagire e il Catania che avremmo voluto vedere anche in passato aggrediva gli avversari. Al 20’ veniva ammonito Pozzebon. Poco dopo la stessa sorte toccava a Parisi. Il Catania sfiorava il raddoppio con Mazzarani e lo otteneva nel minuto di recupero con di Grazia che su lancio di Pozzebon entrava in aerea e fulminava il portiere ospite.
Nella ripresa il Siracusa cercava di scuotersi ma non c’era con la testa e con le gambe così il Catania con Gil, in seguito agli sviluppi di un calcio piazzato, trovava la terza rete. A quel punto gli azzurri avevano una reazione d’orgoglio, prima accorciavano le distanze con Scardina e nel finale si rendevano più volte pericolosi andando vicinissimi alla seconda rete. Finale di sofferenza per il Catania ma la vittoria non sfuggiva.
I tifosi della curva, che hanno accolto l’appello di Lo Monaco e per l’occasione sono ritornati più numerosi quasi non credevano ai loro occhi. Quasi tutti a informarsi dell’esito delle gare dell’Andria e del Fondi e arrivavano notizie confortanti.
Finale di campionato davvero sconcertante: se nell’ultimo turno il Lecce saluterà il proprio pubblico con una vittoria, oppure il Catanzaro, disperato, vincerà la gara esterna contro il Fondi il Catania disputerà i Play off anche in caso di sconfitta a Caserta. Un pareggio in terra campana dovrebbe mettere i rossazzurri al sicuro di sorprese perché difficilmente il Lecce vorrà chiudere il campionato con una sconfitta casalinga e l’Andria non ha la forza per vincere d’autorità a Lecce. In caso di vittoria a Caserta il Catania conquisterebbe addirittura il nono posto. Come dire: cose da pazzi!
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Catania, 30 aprile 2017

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto Laura Vicari , particolare della Fonte Aretusa scattata il 30/04/2017, per Sport Enjoy Project Magazine )