“Maggio in… forma”, torna la campagna contro i tumori alla mammella Andos Catania e la Fondazione Marilù Tregua scendono in piazza con screening gratuiti per le donne tra i 40 e i 49 anni
“Maggio in… forma”, torna la campagna contro i tumori alla mammella
Andos Catania e la Fondazione Marilù Tregua scendono in piazza con screening gratuiti per le donne tra i 40 e i 49 anni
di Serena d’Arienzo
Prendersi cura della propria salute è forse il più grande atto d’amore verso se stessi. Uno stile di vita sano e la pratica della prevenzione rappresentano la migliore strategia per contrastare l’insorgenza di patologie ad alto rischio. A fare proprio questo messaggio è la campagna di sensibilizzazione dedicata ai tumori al seno “Maggio in … forma” che, grazie all’eloquente gioco di parole, si pone l’obiettivo di diffondere la cultura dell’informazione e della prevenzione per combattere il carcinoma alla mammella, oggi prima causa di morte nelle donne.
Organizzata dal comitato di Catania dell’ANDOS, Associazione Nazionale Donne Operate al Seno, in collaborazione con LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e con la Fondazione Etica & Valori Marilù Tregua, la campagna “Maggio in … forma” scende in piazza Stesicoro sabato 20 maggio, dalle 9.00 alle 13.00, mettendosi al servizio delle donne tra i 40 e i 49 anni che non rientrano nei programmi di screening al seno del Sistema Sanitario Nazionale, fornendo per i mesi di giugno e luglio visite senologiche e mammografiche gratuite. Gli esami, finanziati dalla Fondazione Marilù Tregua, saranno effettuati presso la sede ANDOS di Catania.
Anche per questa terza edizione, l’iniziativa è stata presentata al Palazzo degli Elefanti di Catania, con la partecipazione dell’assessore della Qualità della vita e del Benessere, Rosario D’Agata, della vice presidente ANDOS Catania, Giuseppa Travagliante, della presidente Soroptimist Catania, Silvia Monterosso, del direttore del Credito Siciliano di Catania, Gaetano Tuccari, nonché di Raffaella Tregua, moderatrice dell’incontro, vice direttore del Quotidiano di Sicilia e responsabile della Fondazione Marilù Tregua, intitolata alla memoria della sorella scomparsa.
Il dato che emerge dalle ultime ricerche scientifiche statunitensi è un allarmante abbassamento dell’età di incidenza della patologia. Il maggior numero di morti per carcinoma alla mammella, infatti, riguarderebbe donne di giovane età che non si sottopongono con regolarità ai controlli. Un trend a cui si allinea anche l’Italia specialmente nelle grandi aree metropolitane, includendo anche la città di Catania. Da qui, la scelta di “Maggio in … forma” di dedicarsi alle donne dai 40 ai 49 anni.
In Italia, infatti, gli screening coinvolgono la popolazione femminile dai 49 ai 69 anni, lasciando sguarnite le fasce di età che non vi rientrano. Basti pensare a quelle donne che hanno varcato la soglia dei 70 anni o, ancora, a persone molto giovani che rientrano nei 49 anni ma che non hanno mai effettuato un esame mammografico, scoprendo magari di avere un tumore. Purtroppo, l’incidenza della malattia si è molto abbassata in termini di età e molte donne entro i 49 anni possiedono una percentuale abbastanza alta di poter contrarre il carcinoma alla mammella.
Tipico dei paesi industrializzati, il tumore al seno possiede tra i fattori di rischio la scorretta alimentazione, uno stile di vita dalle abitudini sedentarie, l’inquinamento delle nostre città. Pertanto non è azzardato affermare che la maggior parte della popolazione femminile è a rischio, tanto da auspicare da parte dello Stato un allargamento della fascia di età nell’erogazione degli screening senologici.
A partire da questi elementi, l’incontro a Palazzo degli Elefanti è servito da stimolo per la presenza dei diversi interlocutori, dai rappresentanti della medicina a quelli della politica e dell’informazione, che hanno sviscerato gli aspetti del fenomeno, primo fra tutti il ruolo del Servizio Sanitario Nazionale. Iniziative come “Maggio in … forma” partono dalle associazioni del territorio per garantire alle donne ciò di cui hanno bisogno. Da qui, come afferma la stessa Raffaella Tregua, la necessità di cambiare la normativa abbassando la fascia di età su cui intervenire, per una maggiore aderenza con i dati emersi dalle statistiche e ricerche in campo medico. Esiste, inoltre, un fattore economico tutt’altro da trascurare. In un periodo di crisi economica, quanti hanno la disponibilità di pagare 49 euro per uno screening senologico?
Inaugurato nel 2015, “Maggio in … forma” ha il merito di esser diventato un appuntamento annuale nella città di Catania. La storia di Marilù Tregua, a cui la Fondazione che ha contribuito alla campagna è intitolata, è una delle tante tristi storie che entrano in contatto con la nostra vita e da cui dobbiamo apprendere qualcosa.
Imparare a non temere il cancro conoscendolo e combattendolo, lottare contro il tempo e cambiare la mentalità verso la pratica della prevenzione può davvero salvare la vita.
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