“Calcio mercato” troppo lungo ed estenuante ma il Catania ha già una fisionomia

Dalla serie A alla serie D tutti gli addetti ai lavori hanno affermato in modo inequivocabile che il cosiddetto Calcio mercato ha una durata esagerata e impedisce a tutti gli allenatori di poter lavorare in santa pace su una rosa di calciatori ben definita.
Come se non bastasse, puntualmente, ogni anno salta fuori il solito problema di gare sospette e di società dilaniate da grossi problemi finanziari. Insomma, il calcio italiano è sempre più malato e perde progressivamente di credibilità. In modo direttamente proporzionale più si scende di categoria e più il calcio perde di serietà e diventa poco credibile. Io mi chiedo: ma come si fa a fare partecipare a un campionato di terza serie una società come il Messina assolutamente priva di garanzie economiche? Mi auguro (ma non ci credo) che il responsabile di questo brutto pasticcio abbia almeno la dignità di farsi da parte.
Fra squadre fallite e squadre che non hanno la forza economica per potere essere ripescate la serie C rischia seriamente di cambiare format. Ancora non c’è nulla di deciso ma pare abbastanza probabile che a partecipare al prossimo torneo saranno 57 squadre divise in tre gironi da 19.
Per il Catania sarà il terzo anno consecutivo di «Inferno», con la speranza che sia davvero l’ultimo. Non sarà facile visto che il Catania non ha mai goduto delle simpatie dei vertici federali. La società nel corso dei decenni ci ha messo del suo, è vero, ma è stata sempre punita in maniera severa e la punizione subita ha dato sempre l’impressione della vendetta.
Mi spiego meglio: prendiamo l’esempio del Parma. Tutti, compresi gli addetti alle pulizie dei locali della Federcalcio, sapevano che la squadra emiliana al termine del campionato 2013-2014 era fallita, eppure, anziché essere spedita per direttissima in serie D e ripescare, come doveva essere, il Catania che aveva concluso il torneo di serie A al terz’ultimo posto, il Parma è stato regolarmente iscritto nel successivo campionato di serie A, “scippando”, ma senza colpa, al Catania ciò che spettava, poiché ha soltanto beneficiato del regalo di chi ha fatto finta di non sapere. Per i ducali si trattò di un “campionato farsa” caratterizzato da qualche risultato a sorpresa, tanto per togliere i soldi di tasca agli scommettitori.
Finito in serie D, il Parma ha immediatamente conquistato la terza serie e nella maratona dei Play off la serie B, mentre nessuno ricorda più la clamorosa sconfitta casalinga per 0-2 contro la fallita e già retrocessa Ancona con tanto di inchiesta per l’enorme quantitativo di puntate sull’assurda (vista la classifica e le motivazioni) vittoria esterna dei marchigiani. Adesso c’è da scommetterci che il Parma lotterà per ritornare in serie A. Piaccia o no i fatti sono questi e nessuno può smentirli.
I fatti ci dicono che il Catania è ancora in serie C e dovrà lottare con Trapani, Lecce e Matera per conquistare un posto nella serie superiore.
Non parliamo di Play off perché, al di là delle oggettive difficoltà, ci vogliono le “simpatie” di chi sta nella “stanza dei bottoni” e diciamo che il Catania non è simpatico tanto quanto il Parma.
Campionato da vincere quindi e, come detto, non sarà facile. Comunque Lo Monaco ha svolto un eccellente lavoro e la squadra sembra già avere una fisionomia ben delineata. Con l’arrivo di Mirko Esposito, elemento ancora giovanissimo ma già di grande esperienza, la retroguardia dei rossoazzurri sembra numericamente al completo, nel contempo la società ha rescisso il contratto con Tino Parisi che durante la sua permanenza al Catania non ha mai spiccato per rendimento. Anche il centrocampo pare ben assortito, adesso bisogna aspettare il responso del campo.
Per quanto riguarda l’attacco, dopo la grande delusione Pozzebon, bisognerà trovare una punta in grado di segnare in un campionato duro come la serie C almeno 15-16 reti. Di nomi giusti ce ne sono una ventina peccato che appartengano a tutte squadre di serie B o fanno la quarta o quinta punta in serie A. Non ci resta che aspettare gli eventi.

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Catania, 2 agosto 2017

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini calciocatania.it )