Il Catania continua a vincere e s’avvicina con passo sicuro verso il primo posto. Dopo la sofferta vittoria contro la rognosa Fidelis Andria, squadra che ha perso solo al Massimino e ha pareggiato ben cinque delle sei gare disputate, i rossazzurri hanno affrontato la trasferta calabrese ancor più consapevoli di essere forti e determinati.

Il campo del Cosenza costituisce da sempre un ostacolo arduo per tutti gli avversari ma il Cosenza attuale, con soli due pareggi in cinque gare, appariva alla vigilia una compagine piena di problemi psicologici e di difficoltà tecniche. I silani non sono più la bella squadra ammirata la scorsa stagione, capace di centrare i play off senza molte difficoltà. Il capro espiatorio, come capita sovente, è stato individuato nell’allenatore, così il pur bravo Fontana, dopo l’inspiegabile esonero dello scorso campionato subito a Castellamare di Stabia, guidando una squadra che aveva ottenuti risultati superiori alle proprie potenzialità, ha dovuto ingoiare il boccone amaro di un altro licenziamento a Cosenza. Al suo posto la dirigenza calabrese ha chiamato l’esperto Braglia ma il nuovo allenatore, ammesso che nel corso del campionato riesca a fare meglio di quel avrebbe fatto Fontana, non poteva avere la bacchetta magica, così la squadra è scesa in campo in pieno caos mentale.
Della situazione di disagio ha approfittato il Catania che ha messo subito le cose in chiaro è ha conquistato la quarta vittoria consecutiva, la seconda in trasferta.
La rete della vittoria è stata messa a segno al 10’ minuto del primo tempo da Andrea Mazzarani che con un tiro a volo di a sfruttare con grande abilità un cross dalla sinistra di Djordjevic. Tutto questo a riprova che nel Catania non esistono riserve e sono tutti titolari. Infatti rispetto alla gara vittoriosa contro l’Andria Lucarelli ha inserito dall’inizio Mazzarani, Djordjevic, Di Grazia e Ripa lasciando a riposo Caccetta, Marchese, Russotto e Curiale, comunque, ad eccezione di Marchese, tutti utilizzati nella ripresa, assieme a Bucolo e Fornito. Fuor di dubbio la panchina del Catania è in assoluto la più forte del campionato e poter effettuare cinque sostituzioni favorisce gli etnei.
Non è stata una vittoria limpida e rotonda, e difficilmente avrebbe potuto esserlo poiché il Cosenza, anche se tecnicamente non è all’altezza di Catania, Lecce e Trapani, vale molto di più di quanto dica l’attuale classifica anemica. Cosenza che è assolutamente tagliato fuori dalla lotta per il primo posto ma che è in grado di inserirsi nella griglia play off promozione, quindi in condizioni di poter creare qualche difficoltà anche al Catania.
Passati in vantaggio i rossazzurri hanno sfiorato al 25’ il raddoppio con lo stesso Mazzarani poi si sono limitati a controllare l’incontro senza mai creare ulteriori pericoli alla porta difesa da Perina. Da parte sua il Cosenza ha spinto con foga agonistica ma la retroguardia del Catania, orchestrata dall’ex Tedeschi, ha dimostrato ancora una volta di essere molto affidabile. Alla fine è arrivata la quarta vittoria consecutiva che ha consentito al Catania di mantenere il secondo posto in compagnia del Lecce, come previsto vittorioso sul Bisceglie, e del Siracusa che ha vinto con facilità il derby casalingo contro l’Akragas. La vittoria più importante, però, è quella del Catania perché ottenuta fuori casa. Con i tre punti conquistati i rossazzurri sono riusciti a portarsi a un solo punto dalla capolista Monopoli che si è dovuta rassegnare alla “pariggite” dell’Andria.
Martedì nel turno infrasettimanale per il Catania ci sarà la possibilità di sfruttare il turno casalingo e di mettere la freccia di sorpasso sul sorprendente Monopoli.

Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on-line suwww.sportenjoyproject.com

Catania, 2 ottobre 2017
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini calabria sport 24 )