Finale da incubo per il Catania che nel recupero perde clamorosamente a Reggio Calabria. Sembra incredibile ma, purtroppo, è vero: arriva per i rossazzurri la seconda sconfitta consecutiva.
Sono trascorse appena undici gare di campionato e il Catania, dal super organico, rischia seriamente di compromettere le lecite speranze di promozione diretta in serie B. Dopo la bruciante sconfitta contro la Sicula Leonzio dell’ex Pino Rigoli, tanto brutta quanto inaspettata, il Catania era chiamato all’immediato riscatto a Reggio Calabria, ma ha fallito.
Non proprio una squadra facile quella allenata da Maurizi, come testimoniato dalla buona classifica, ma una squadra non irresistibile. Una formazione come il Catania, dal potenziale davvero ragguardevole, non può e non deve guardare le altre squadre. Insomma rispetto sì, massima concentrazione anche (quella che non c’è stata contro la Sicula Leonzio) ma timore nessuno. Il Catania, almeno in teoria, è in grado di vincere contro tutte le restanti diciotto squadre e deve sempre giocare per vincere, dentro e fuori casa. Non ci riuscirà sempre e, purtroppo già per quattro volte non c’è riuscito, ma quello che è grave, ma veramente grave, è che non ci è riuscito conseguendo già ben tre sconfitte in appena dieci gare.
Purtroppo ancora una volta Lucarelli non ha saputo leggere bene la partita sbagliando in pieno le sostituzioni e il Catania ha pagato con un’altra amarissima sconfitta. Insomma, dopo sei vittorie consecutive senza subire reti, merito della squadra e merito del tecnico, il Catania, per demerito della squadra, ma soprattutto per vistosi errori tattici dell’allenatore, ha rimediato due sconfitte consecutive subendo quattro reti!
Roba da non crederci ma il Catania, pur avendo disputato una gara in meno rispetto alle tre squadre che lo precedono in classifica, è scivolato, senza nemmeno rendersene conto, al quarto posto.
Per rimediare a queste due inaspettate “scoppole” la squadra dovrebbe conquistare almeno 13 punti nelle prossime cinque partite e sperare che il Lecce faccia qualche punto in meno, per poi tentare di ridurre ulteriormente il distacco alla 17^ giornata di campionato, quando sarà di scena a Trapani mentre il Lecce riposerà. Se ciò non dovesse avvenire il Catania dovrà provare a tutti i costi di vincere a Lecce nella terza giornata del girone di ritorno. Insomma una situazione davvero non facile.
Come si è arrivati nello spazio di sole due partite a questa incredibile e inaspettata situazione è difficile da spiegare.
Non dite che il campionato è lungo e ci sarà tempo per rifarsi perché non è cosi, si tratterebbe soltanto di una pietosa bugia. Battendo l’Andria il Lecce metterebbe fra sé e il Catania ben sette punti di distacco, nonostante la gara in più disputata una frattura difficilmente ricomponibile, almeno in tempi brevi.
Ho già avuto modo di dire che in questo campionato di serie C sono consentiti non più di cinque passi falsi. Ebbene il Catania ne ha già compiuti quattro in appena dieci giornate!
Gli errori tattici di Lucarelli contro la Sicula Leonzio e contro la Reggina (sebbene in minor misura) hanno fatto perdere parecchia di quella credibilità che il tecnico livornese aveva conquistato, soprattutto alla luce del suo precedente e insignificante ruolino di marcia da allenatore. Insomma Lucarelli dal punto di vista del carattere ha tutte le carte in regola per diventare un ottimo allenatore ma dal punto di vista tattico ancora deve crescere e il suo processo di crescita potrebbe costare parecchi punti al Catania. Speriamo che non sia così. Ma dopo la sconfitta di Reggio Calabria da qui alla fine del campionato al Catania non sarà più consentito sbagliare, almeno non gli sarà consentito più di una volta, visto che in dieci partite si sono già registrate quattro battute a vuoto.
Per l’incontro contro i calabresi Lucarelli ha presentato, inizialmente, una formazione più logica rispetto a quella sconfitta dalla Sicula Leonzio con il ritorno di Russotto dal primo minuto e Ripa relegato in panchina. Hanno ritrovato una maglia da titolare Marchese e Caccetta e l’impatto sulla gara da parte della squadra è stato decisamente diverso.
La partita non si è messa bene per il Catania, sfortunato nei primi minuti con Mazzarani, vicinissimo alla rete con una punizione, con Curiale, con Russotto e con lo stesso Mazzarani. Mentre al 18’, al primo tentativo, a sorpresa, la Reggina è passata in vantaggio con Bianchimano, bravo ad approfittare di un errore di Aya il quale, dopo un inizio di campionato strepitoso, sta facendo registrare qualche colpo a vuoto (ma il Catania non ha in panchina Blondett che è difensore di grande affidabilità?). La rete subita non ha smontato il Catania che ha reagito subito e al 24’ Caccetta si è visto negare il pareggio da una strepitosa parata del portiere di casa Cucchietti. Il Catania ha continuato ad insistere e al 42’ è pervenuto al meritato pareggio con Curiale che ha insaccato di testa su un perfetto cross di Marchese.
Nella ripresa le due squadre si sono presentate in campo con gli stessi schieramenti di partenza ma la Reggina, almeno nei primi minuti, è stata più vivace. Poi l’allenatore amaranto Maurizi ha cercato di addormentare l’incontro e il Catania si è adagiato ma Lucarelli, ancora una volta, è caduto nella trappola tesagli dal suo omologo rimanendo a metà strada sull’accontentarsi del pareggio e cercare di vincere la partita. Non ha fatto né l’uno né l’altro perché, in teoria, nelle intenzioni ha cercato di vincere, facendo entrare l’inconsistente Ripa e Ze Turbo, in pratica due attaccanti, ma nella sostanza non ha creato nessun pericolo alla porta difesa da Cucchietti, inoltre, sguarnendo il centrocampo, si è esposto alla beffa. Beffa che è puntualmente arrivata al 94’ con Bianchimano.
Insomma, così come è accaduto a Caserta, il Catania ha perso una gara che poteva vincere facilmente. Poco importa se il Catania non meritava di perdere.
Pari in casa con il Racing Fondi, relegato nei quartieri bassi della classifica, sconfitta a Caserta, contro la Casertana che in casa, dopo aver battuto il Catania ha messo assieme quattro sconfitte di fila, sconfitta casalinga contro la Sicula Leonzio, che ha un ottimo tecnico ma di sicuro non ha una squadra da alta classifica e sconfitta a Reggio Calabria, contro una modesta squadra da centroclassifica.
Lucarelli ha in mano una potente Ferrari ma nelle prossime tre gare, in casa contro il Bisceglie, fuori casa contro la cenerentola Paganese e in casa contro il Catanzaro deve centrare senza se e senza ma tre vittorie consecutive per riacquistare la credibilità perduta durante le due sconfitte consecutive e dimostrare di poter essere il pilota adatto per guidare il Catania.

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Catania, 29 ottobre 20
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini lapresse )