La formazione di Calcio dell’Ordine dei Medici di Catania si fa irritire dal non gioco avversario e pur dettando gioco per larghi tratti della partita non produce occasioni da rete, ad eccezione di un convulso finale e incredibilmente cede l’intera posta agli avversari che hanno trovato il gol in un contropiede che ha visto la retroguardia “sanitaria” scoperta e che ha sbagliato nell’occasione i tempi di chiusura. Ad onor del vero gli avversari avevano rischiato di segnare in altra occasione, su palla “regalata” al limite dell’area di rigore, ma l’avanti sciupava tutto sprecando al lato.
Oggi alla formazione dei medici è mancato “il sangue agli occhi” , gli “attributi” per farsi rispettare dagli avversari , dato che purtroppo la terna arbitrale non garantiva le gambe di Fabbri e compagni, avversari che hanno menato eccessivamente per il contesto in cui si gioca il torneo delle professioni con il risultato finale addirittura di registrare più ammoniti per proteste ai falli avversari fra le fila della squadra guidata da Manlio Grimaldi che per uguale condotta di gioco. A calcio ha ragione chi mette la palla dentro e la formazione degli Architetti ha segnato. Inoltre la formazione dei medici si ritrovava a giocare questo incontro rinunciando a due dei suoi attaccanti più prolifici ( sei gol in due in due partite giocate assieme ) e quindi la porta avversaria era più lontana del solito , nonostante il volume di gioco prodotto che comunque stavolta non è stato fluido e piacevole come in altre circostanze.
Esce quindi sconfitta la formazione dei Medici Calcio Catania ma ad onor del vero immeritatamente