Pareggiano fuori casa Lecce e Trapani ma il Catania non riesce ad approfittarne e imita le due rivali.
Cominciamo dalla fine dicendo subito che il Catania non avrebbe per niente meritato di vincere ma, per quanto possa sembrare paradossale, è stato derubato e privato di una vittoria legittima e sacrosanta a causa di un arbitraggio davvero scandaloso.
Non mi sento di tacciare l’arbitro di malafede, dico semplicemente che si tratta dell’ennesimo arbitro inadeguato e non all’altezza di dirigere un incontro di calcio che si è imbattuto nel cammino del Catania. Inoltre è inconcepibile come la Lega di serie C non consenta la contemporaneità delle gare in cui sono impegnate le tre pretendenti alla promozione diretta. E dico soltanto tre perché il rendimento del Siracusa, ottimo fuori casa, fra le mura amiche è da squadra che lotta per evitare la retrocessione. Catania derubato della sacrosanta vittoria perché al 16’ del primo tempo Curiale, che è scattato mezzo metro indietro del diretto avversario e ha battuto inesorabilmente Tonti, insaccando il pallone all’angolino alla sinistra del portiere ospite, si è visto ingiustamente annullare per un fuorigioco inesistente una rete che è parsa subito a tutti regolare. A tutti meno al pessimo Perotti di Legnano e al suo degno collaboratore Li Volsi di Firenze. Personalmente ho l’occhio molto allenato e non ho avuto bisogno di vedere le immagini televisive per capire che quella rete annullata costituiva l’ennesimo torto stagionale subito dal Catania.
A Trapani il Catania ha perso nel punteggio in maniera netta è vero, ma sullo 0 a 0 a favore dei rossazzurri c’era in rigore grande come una casa che l’arbitro non ha concesso. Se continua così si rischia di falsare il campionato a vantaggio del Lecce che, evidentemente, avrà in Paradiso più santi del Catania.
Nessuno pretende dei favoritismi, ma è mai possibile che quando il Catania gioca in casa, dal punto di vista dell’arbitraggio, il cosiddetto fattore campo vada a farsi benedire?
Anche se non esiste la controprova la rete annullata ha cambiato il volto della gara perché, una volta in svantaggio, il Matera sarebbe stato costretto a scoprirsi e il Catania al 90% avrebbe conquistato quei preziosi tre punti che l’avrebbero portato a sola una lunghezza dalla capolista Lecce. Invece all’arbitro e al suo collaboratore di linea non è piaciuto. Entrambi hanno dato l’impressione, come si suole dire di “tifare per il pareggio”. L’arbitro ha capovolto diverse punizioni che erano a favore del Catania, ha sorvolato su parecchi falli commessi dalla squadra di Auteri e ha fatto indispettire i calciatori etnei e il pubblico che lo ha apertamente apostrofato accusandolo… di essere al servizio del Lecce.
Comunque il Catania, rete annullata a parte, ci ha messo del suo fallendo il vantaggio dopo appena quattro minuti con Russotto, e il Matera, veloce e grintoso, non ha demeritato.
Alla fine del primo tempo si è fatto male lo stesso Russotto e Lucarelli ha sorpreso un po’ tutti mandando in campo Fornito.
Nella ripresa il Catania ha intensificato il ritmo ed ha creato alcune buone occasioni da rete, clamorosa quella sciupata da Di Grazia in mezza girata, ma inaspettatamente è stato il Matera a passare in vantaggio con Sartore. La punta lucana, solo in mezzo a cinque difensori del Catania, è riuscito ad avanzare e dal limite dell’aerea ha scagliato un tiro per niente irresistibile che ha sorpreso Pisseri sul palo alla sua destra. Chissà forse il portierone etneo s’aspettava tutt’altro tipo di conclusione, fatto sta che ha commesso uno dei rari errori della sua carriera in rossazzurro.
Il Catania ha accusato il colpo e il Matera ha sfiorato la rete del raddoppio con una splendida punizione calciata da Giovinco che ha colto la traversa a Pisseri battuto.
Nel contempo Lucarelli aveva mandato in campo Ripa, ma l’ex Juve Stabia si è fatto notare soltanto per un litigio col portiere ospite, per il resto ha fallito la prova e, purtroppo, più che un aiuto per la squadra ha dimostrato di essere un peso.
Per fortuna, al 72’ Curiale è riuscito a indovinare il diagonale giusto e a salvare almeno il pareggio. Sul tramonto della gara è stato Lodi a colpire il palo esterno con un rasoterra da fuori aerea. Lo stesso Lodi si è fatto male al 90’ ed è stato costretto, come Russotto, a uscire in barella. Per soccorrere il regista etneo sono volati quasi tutti i cinque minuti di recupero concessi dal pessimo Perotti di Legnano. In pratica non si è più giocato più e l’arbitro, soddisfatto, ha decretato la fine ed è uscito dal campo sommerso da un feroce coro di insulti, pur sempre condannabili, ma una volta tanto meritati.
Sul piano tattico, dopo aver perso la sfida con Calori, Lucarelli ha perso anche la sfida con Auteri. C’è tempo per rifarsi e la situazione non è ancora compromessa, ma Lucarelli deve capire meglio che l’obiettivo del Catania è la serie B. Arrivare terzi con quest’organico e poi non centrare la promozione agli spareggi sarebbe davvero un fallimento.
Catania, 13 dicembre 2017
TINO LA VECCHIA per Sport Enjoy Project magazine
( fonte foto google immagini calcioweb )
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