Sono appena trascorse le festività natalizie, misto fra sacro e profano ( più il secondo che il primo ) e si sono appena concluse le giocate a carte, settemezzo, cucù, tombola. Chi ha vinto e chi ha perso. E proprio a voler rispolverare la tombola la mente corre a quando esce l’ultimo dei numeri, il 90 “a paura” come da interpretazione della smorfia napoletana.
Ieri ( lunedì 15 gennaio 2018 ) LA NAZIONALE della Sport Enjoy Project spegneva le 90 candeline, nel senso che era la 90.ma partita della squadra di Manlio Grimaldi dal giorno della sua fondazione ( 27 gennaio 2016 ) ed ecco che nella formazione “azzurra” de LA NAZIONALE, serpeggiava proprio “a paura” ( con la cadenza napoletana ) di non farcela ad espugnare quel fortino eretto dalla simpatica formazione della Don Bosco, squadra composta totalmente da migranti, quasi speculare al progetto della squadra di casa, che ben rintuzzava i costanti attacchi di Santo Napoli e compagni e resisteva oltremodo, subiva un giusto calcio di rigore che veniva sprecato a lato dall’incaricato dell’esecuzione ad appena 15 minuti dalla fine. La formazione “azzurra” esercitava una costante offensiva ma, pur dominando nel possesso palla e nelle azioni sviluppate, la manovra non appariva mai fluida come in passate circostanze. Alle indicazioni del Signor Arbitro Enzo Buttò da Catania che mancavano ancora da giocare 7 minuti più recupero ( quindi dieci giri di lancetta in tutto ) si profilava lo spetto, “a paura”, dei calci di rigore, quei rigore solo croce della formazione de LA NAZIONALE che spesso è costata punti cari, come se questo fondamentale del gioco del calcio non fosse gradito ai tiratori di volta in volta incaricati. E più passava il tempo e più la formazione della Don Bosco indietreggiava a difesa della propria porta, chiudendo bene gli spazi ma lasciandosi andare a qualche fallo mai cattivo. Proprio in una di queste circostanze l’arbitro decretava il legittimo calcio di punizione , poco fuori dall’area di rigore leggermente sulla destra del fronte d’attacco; toccava a Michael Grimaldi, subentrato nella ripresa, incaricarsi del tiro-cross che nella sua parabola beffarda andava ad infilarsi sotto l’angolino alla sinistra del portiere non proprio esente da colpe. 1-0 ad una manciata di minuti dalla fine con gli avversari che non avevano mai passato il centrocampo se non in qualche azione di alleggerimento. Risultato giusto ma la Don Bosco ci aveva sperato.
Questa vittoria proietta Ismail e compagni nei quartieri alti della classifica del campionato CSI, guadagnando qualche gradino in classifica in attesa di scontri diretti.
Ed intanto LA NAZIONALE registra il 179 atleta a vestire la propria maglia.
Ed in casa “azzurra” il 90 non fa più paura !!!

Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on-line suwww.sportenjoyproject.com

Catania, 16 gennaio 2018
Michael Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )