Il Catania con le caratteristiche della B (hanno segnato Biagianti, due volte Barisic e Blondett, oltre Mazzarani e il capocannoniere Curiale) strapazza la malcapitata Paganese e accorcia le distanze sulla capolista Lecce. Dopo diversi tentativi ciò è avvenuto in una delle rare occasioni in cui le due squadre rivali hanno giocato lo stesso giorno e allo stesso orario. Sarà una coincidenza, o forse no, ma tutte le volte che Catania e Lecce hanno giocato in momenti differenti il risultato conseguito da una delle due rivali è servito quasi da modello per il risultato dell’altra rivale. Così il Catania, dopo aver buttato via due punti a Bisceglie nei minuti di recupero, complice un arbitraggio davvero scandaloso, e aver temuto l’allungo in classifica della rivale, ha avuto la lieta sorpresa di apprendere che il Lecce, in vantaggio di due reti nella gara casalinga contro la Fidelis Andria, si era fatto clamorosamente raggiungere e fermare sul pareggio. Come se quell’equilibrio creatosi da diverse giornate non dovesse spezzarsi mai. Tuttavia, un conto pareggiare in trasferta un conto farlo in casa. Così il Catania, dopo il turno infrasettimanale, è tornato fra le mura amiche mentre il Lecce ha dovuto sobbarcarsi l’insidiosa trasferta di Caserta e stavolta il fattore campo è stato determinante e il campionato si è riaperto. La terza contendente alla promozione diretta, il Trapani è andata a vincere su un campo difficile come Rende e adesso si prospetta un finale di fuoco. Certo il Lecce ci ha messo del suo, poteva ammazzare il campionato e non l’ha fatto, pareggiando in casa con la Fidelis Andria e perdendo a Caserta e adesso periamo ne pianga le conseguenze. Fra le tre contendenti alla promozione diretta in serie B i pugliesi sono quelli che nelle ultime sette gare giocate hanno fatto peggio: appena 9 punti con due sole vittorie, tre pareggi e due sconfitte, mentre il Catania di punti ne ha fatti 12 e il Trapani ben 19. Ovvero gli uomini di Calori in sole 7 partite sono stati in grado di recuperare ben 10 punti sul Lecce e adesso il vantaggio dei pugliesi, che riposeranno la terz’ultima di campionato quando il Catania ospiterà il Trapani, è diventato davvero irrisorio.

Campionato clamorosamente riaperto e volata a tre con gli uomini di Liverani in inaspettata crisi.
Per la gara contro la Paganese Lucarelli ha presentato una formazione logica e giudiziosa tenendo conto del momento di forma dei suoi calciatori. Nel 4-3-3 proposto dl tecnico livornese in porta Pisseri con Aya e Bogdan centrali e Marchese e Blondett sulle fasce. Centrocampo composto da Biagianti, Mazzarani con Lodi in cabina di regia e tridente formato da Curiale al centro con Manneh e Barisic ai lati.
Si parte e subito Lodi fa intravedere di trovarsi in giornata di forma straordinaria. Stiamo parlando di Lodi, mica di uno qualunque, di un regista che farebbe comodo a molte società di serie A. Lasciato libero da marcature asfissianti il faro etneo ha dato un alto saggio di tutta la sua bravura cominciando a sciorinare giocate di gran classe e grazie a una sua iniziativa, al decimo minuto il Catania è passato in vantaggio: azione insistita di Barisic che viene frenato in calcio d’angolo, dalla bandierina magia di Lodi e cross al bacio per la testa di Blondett che centra il palo, ma l’azione continua e la palla perviene a Biagianti che dal limite dell’area stoppa di precisione infila alla destra dell’incolpevole Gomis. Il Catania gira a meraviglia e al quarto d’ora Barisic manca il raddoppio calciando fuori da pochi passi. Al 20’ il giovane attaccante si fa perdonare e lanciato alla perfezione da Lodi di piatto destro non lascia scampo a Gomis. La Paganese cerca di reagire, mostra anche corsa e palleggio con buone individualità come il giovane Tascone e l’esperto Cesaretti, ma il primo tempo del Catania è davvero da favola. Lodi sale ancora in cattedra e al 40’ libera Mazzarani (gran partita la sua) che un piatto destro al volo, di gran classe, fulmina Gomis per la terza rete.
In chiusura di tempo un boato del Massimino annuncia il vantaggio della Casertana sul Lecce, mentre il Trapani sta vincendo a Rende e questi risultati resteranno invariati fino alla fine.
Nella ripresa, al 12’ ancora una volta Lodi mette Manneh in condizione di segnare ma il giovane esterno, dopo aver aggirato il portiere ospite, si vede il suo tiro ribattuto sulla linea da un difensore. La Paganese gioca a viso aperto e il Catania, formato B continua a macinare gioco con continuità e a produrre spettacolo per arricchire la più bella prestazione casalinga della stagione. Si badi il giudizio non sarebbe cambiato di una virgola anche se il risultato fosse rimasto quello del primo tempo. Invece Lodi continua a dispensare perle di gran bravura, Mazzarani e Biagianti sono in giornata sì e non sbagliano un pallone e Barisic dimostra di essere molto più funzionale e produttivo di Ripa. Infatti al 62’ il giovane attaccante si destreggia bene in aerea e lascia partire una sassata che Gomis nemmeno vede, il pallone s’insacca per la doppietta personale di Maks che timbra la sua sesta rete in campionato (due reti le ha realizzate con la maglia della Fidelis Andria), una in più di quelle realizzate da Ripa con molte partite in meno disputate.
Il pubblico del Massimino invoca la rete del capocannoniere del campionato Curiale e la rete arriva al 85’ con l’attaccante rossoazzurro che segna di rapina.
A questo punto potrebbe anche bastare, invece no, al 89’ segna anche Bogdan (quarta rete con la B) sugli sviluppi di un’azione in mischia. L’arbitro Mei di Pesaro, con giudizio, rinuncia a indicare il regolare recupero (almeno tre minuti) e fischia la conclusione della gara.
Finisce in trionfo con l’intera Tribuna Stampa a seguire gli ultimi concitati minuti di Casertana- Lecce. Non ci sono sorprese, la Casertana coglie una traversa nel finale ma il Lecce non punge e perde.
Adesso il Catania deve vincere a Catanzaro e sperare che il Siracusa fermi il Lecce. In ogni caso se il Catania riuscisse a vincere le sei partite che mancano alla fine del suo campionato sarebbe direttamente in serie B perché questo Lecce di finale stagione non è in grado di vincere cinque partite su cinque e le avvisaglie si erano già viste nella partita di Cosenza.

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Catania, 25 marzo 2018
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
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