Il Catania rispetta il pronostico, conquista i tre punti battendo l’Akragas e si prepara allo sprint finale con il Lecce.

Alla ricerca di un miracolo (sportivo). Il Catania ci crede ancora e ha il dovere di crederci. Dopo aver sprecato la ghiotta occasione di far sua la promozione diretta, sbattendo contro il muro di ostruzionismo e furore agonistico eretto dalla Juve Stabia, il Catania spera nella serietà e nell’impegno prima di Paganese e poi Monopoli, che incontreranno il Lecce nelle ultime due gare di campionato.
Per il derby contro la cenerentola Akragas Lucarelli ha scelto il suo 4-3-3 apportando delle modifiche rispetto alla squadra che si è fatta bloccare dalla Juve Stabia inserendo Esposito e Porcino sulle fasce, spostando al centro Blondett, al posto dello squalificato Bogdan e sostituendo l’acciaccato Aya con Tedeschi. Per il resto squadra invariata con il trio di centrocampo composto da Biagianti, Mazzarani e Lodi e con il trio di punta composto da Manneh, Curiale e Barisic. Una volta tanto la Lega ha ritenuto opportuno (meglio tardi che mai) di far giocare le gare di Lecce, Catania e Trapani tutte in contemporaneità.
Al quarto minuto arriva un sussulto da Trapani dove l’Andria passa in vantaggio con Quinto, ma un’autorete di Colella riporta i padroni di casa in parità.
Dopo mezz’ora di gara arrivano i primi segnali negativi per il Catania: non è che il Racing Fondi non si sia impegnato, ma è troppo debole, così dopo aver tenuto per ventinove minuti, si è fatto trafiggere da una rete di Lepore, mentre il Catania è ancora bloccato sullo zero a zero dall’Akragas. Non dura molto perché al 33’ Lodi, servito da Curiale, di sinistro batte Vono. Gli etnei erano già andati vicino al vantaggio dopo pochi minuti con una bella conclusione di Mazzarani, terminata a lato da poco, e con Barisic che, dopo aver scartato anche il portiere di casa Vono, anziché tirare ha messo al centro per un compagno che non c’era. Passato in vantaggio il Catania amministra con calma in attesa di piazzare il definitivo colpo del K.O. L’Akragas, però reagisce e invoca un calcio di rigore. Il primo tempo si chiude con il Catania in vantaggio di misura, stesso vantaggio di misura per l’antagonista Lecce, mentre il Trapani è bloccato in casa sull’1-1 dalla Fidelis Andria.
Nella ripresa il Catania chiude subito la pratica al 48’ con Curiale che appostato vicino al palo deposita in rete un cross da calcio d’angolo su battuta di Lodi e due minuti dopo con la terza rete di Mazzarani che sfrutta da pochi passi un filtrante di Manneh. Lucarelli sostituisce Lodi (che era diffidato) con Rizzo, Porcino con Marchese e Russotto con Manneh. L’Akragas ha una reazione d’orgoglio e al 59’ accorcia le distanze con un’azione personale di Pastore. Ribatte il Catania che coglie in pieno la traversa con Russotto.
Il Catania aumenta la sua attenzione per non correre rischi e di rischi non ne corre e si porta a casa i tre punti. Nessuna sorpresa da Lecce, dove i padroni di casa, in chiusura di gara, raddoppiano con Di Piazza. La sorpresa arriva da Trapani in quanto gli uomini di Calori non vanno al di là del pareggio interno con l’Andria e dicono definitivamente addio alle residue speranze di promozione diretta.
Adesso, dopo l’odierno passo falso, per il Trapani fermare il Catania non servirebbe proprio a niente. Stesso discorso per la Paganese dopo l’exploit esterno della Reggina a Bisceglie. Ma tutto ciò non significa che le due squadre staranno a guardare contro il Catania e il Lecce.
Per intanto, mentre il Lecce riposerà, il Catania dovrà vincere contro il Trapani e poi a Matera e confidare nella sportività del Monopoli che non vale certo meno di quella Juve Stabia che ha bloccato il Catania al Massimino. Non considerando che quello contro il Lecce per il Monopoli sarà un derby da giocare in casa.
Bisogna crederci.

Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on-line suwww.sportenjoyproject.com

Catania 15 aprile 2018
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini grandangolo agrigento )