Il Catania travolge senza particolari problemi il Rende e approfittando del passo falso del Trapani a Cosenza chiude la stagione regolare al secondo posto.
Il Catania travolge senza particolari problemi il Rende e approfittando del passo falso del Trapani a Cosenza chiude la stagione regolare al secondo posto.
Se non fosse stato per il fatto non opinabile che arrivati a un preciso punto della stagione, esattamente prima della gara casalinga contro la Juve Stabia, il Catania, padrone del suo destino, si è lasciato sfuggire via una promozione che sembrava davvero a portata di mano, la stagione dei rossazzurri potrebbe essere considerata positiva. In fin dei conti la squadra ha concluso la stagione regolare al secondo posto, ha in assoluto il miglior attacco del girone e ha centrato la fase nazionale dei play off.
Invece, no. Considerando la rosa di gran qualità messa a disposizione di Lucarelli, considerando che le occasioni per agganciare il Lecce in classifica ci sono state in continuazione, la classifica finale lascia l’amaro in bocca. In tanti c’è radicata la convinzione che Lucarelli non sia riuscito a sfruttare al massimo le potenzialità della squadra e che i suoi errori tecnici nel corso della stagione abbiano finito per tagliare le ali al Catania impedendogli la promozione diretta. Non esiste la controprova e non sappiamo cosa sarebbe potuto succedere se la società avesse deciso di esonerare Lucarelli dopo il derby di Trapani o dopo la disfatta di Monopoli, sappiamo invece che la promozione diretta poteva arrivare e non è arrivata, quindi speriamo che il Catania, terminata al meglio la stagione regolare, la possa centrare vincendo la lotteria dei play off.
Per l’ultima gara della stagione regolare il tecnico Lucarelli ha presentato una formazione inedita ritornando al modulo 3-5-2. Con Pisseri a guardia dei pali i tre centrali scelti sono stati Blondett, Tedeschi e Marchese, a centrocampo ammucchiata composta da Porcino, Mazzarani, Rizzo, Biagianti e Barisic, le due punte Brodric e Russotto. Il Catania parte male e dopo dieci minuti non succede nulla, si ha solo l’impressione che la squadra non abbia né gli schemi giusti, né le idee chiare.
Per fortuna si tratta solo di un’impressione.
Dopo venti minuti buttati via Lucarelli s’accorge che Russotto non è un centravanti e lo sposta sulla consueta fascia destra. Aver riparato l’errore iniziale dà subito i suoi frutti per ché al 23’ proprio Russotto, dopo che s’era vista annullare una rete valida su sponda di testa di Barisic, sale in cattedra. Azione fra Barisic e Russotto che smarca Mazzarani il quale entra in aerea e con un tocco di gran classe insacca alla sinistra del portiere ospite De Brasi. Passano meno di dieci minuti e il Catania raddoppia con lo stesso Russotto che riprende un rinvio difettoso della difesa calabrese e fredda con un tiro al volo De Brasi. La partita può considerarsi chiusa anche perché il Rende appare… arrendevole e il Catania sfiora a ripetizione la terza rete.
Nella ripresa dopo appena tre minuti il Catania triplica: azione Russotto (il migliore in campo) Porcino e filtrante in aerea per Brodric, il giovane attaccante stoppa la palla di petto e deposita alla destra dell’estremo del Rende. La giovane punta si ripete tre minuti dopo quando, imbeccato in aerea ancora da Russotto, si libera con una finta di un difensore avversario e segna con un imparabile rasoterra.
Al 13’ della ripresa, a risultato largamente acquisito, Lucarelli opera una triplice sostituzione e manda in campo il portiere Martinez al posto di Pisseri, Di Grazia al posto di Brodric e Bucolo per Biagianti. La partita non ha più storia. Al 21’ esce Mazzarani (buona la sua prova) ed entra Fornito. Bucolo è sfortunato quando alla mezz’ora devia in rete e batte Martinez per la rete della bandiera del Rende. Al 36’ Lucarelli manda in campo Semenzato al posto di Russotto (perché non un giovane come Berti?) Al 38’ grande azione di Di Grazia che perde l’attimo cruciale per tirare ma porge indietro a Rizzo che con un bel rasoterra insacca. Di Grazia si rifà allo scadere quando riprende una corta respinta del portiere su tiro di Bucolo e insacca la sesta rete. L’arbitro non concede nessuno dei cinque minuti di recupero previsti.
Finisce con la larga vittoria del Catania, mentre il Trapani a Cosenza sotto di tre reti, prima rischia di subire la quarta rete su rigore poi si porta sul 3-2, poi, nel finale subisce la quarta rete e non riesce così a togliere il secondo posto al Catania.
Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on-line suwww.sportenjoyproject.com
Catania, 6 maggio 2018
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini newscatania )
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