L’INCUBO DI KARIUS: IL REAL E’ TRICAMPEON
L’INCUBO DI KARIUS: IL REAL E’ TRICAMPEON
Ancora loro, sempre loro, quasi fastidiosamente loro. Per il terzo anno consecutivo, per la quarta volta negli ultimi cinque anni, la Champions League finisce nelle mani del Real Madrid. Un ciclo incredibile, quello dei blancos in Europa, che sembra proprio non avere fine.
Contro il Liverpool ci si aspettava una finale spettacolare, ricca di emozioni, ma l’infortunio di Salah dopo appena mezz’ora di gioco ha cambiato le carte in tavola. L’egiziano si è fatto male alla spalla dopo un contrasto con Sergio Ramos, che sembra palesemente metterci del suo per far sì che la stella del Liverpool finisca fuori gioco.
Salah è costretto ad uscire e Ramos viene criticato aspramente sui social e dai media di tutto il mondo. In Egitto lo hanno etichetatto come un ‘macellaio’ e per i più il suo intervento è stato fatto proprio con l’intenzione di infortunare Salah. Purtroppo per il Liverpool, però, quello dell’ex Roma non sarà l’unico infortunio della serata.
Il riferimento è chiaramente al portiere del Liverpool Karius, protagonista in negativo della finale con due errori clamorosi. Il primo è tanto comico quanto tragico e regala il primo vantaggio al Real Madrid. Karius tenta il rinvio veloce con le mani ma indirizza incredibilmente il pallone sui piedi di Benzema, che quasi non ci crede quando vede il pallone infilarsi in rete.
Passano però appena quattro minuti e il Liverpool riesce a pareggiare i conti con Mané. I Reds la rimettono subito in piedi e sperano di poter cambiare l’inerzia del match, ma non avevano fatto ancora i conti con un signore chiamato Gareth Bale. Il gallese entra in campo al 61′ al posto di Isco e tre minuti dopo realizza uno dei goal più belli (se non il più bello) nella storia delle finali Champions.
La sua rovesciata è un misto tra quella di Mandzukic nella finale dello scorso anno e quella di Ronaldo nei quarti contro la Juventus. Una coordinazione incredibile, un gesto tecnico da fenomeno assoluto. un capolavoro che verrà ricordato in eterno. Così come verrà ricordata per sempre la serata di Karius, ma con toni decisamente diversi.
Dopo l’errore sul primo goal di Benzema, infatti, il numero uno del Liverpool si ripeterà anche in occasione della terza rete di Bale, un tiro dalla distanza potente ma indubbiamente semplice da gestire per un portiere che gioca una finale di Champions. Ma Karius aveva perso totalmente la fiducia in se stesso e ha finito per buttarsi il pallone nella propria porta, scoppiando a piangere al fischio finale.
Per lui la notte di Kiev è stata un incubo dal quale sarà difficile svegliarsi, mentre il Real spera di non aprire gli occhi e interrompere un sogno Champions che dura ormai da tre anni. Un dominio assoluto, senza precedenti. E pensare che l’anno prossimo la finale si giocherà proprio a Madrid, nella casa degli odiati rivali dell’Atletico.
Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on-line suwww.sportenjoyproject.com
Catania, 5 giugno 2018
Marco Santi Trombetta per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini getty )
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