Il Catania ritenta la scalata verso la serie B: il tempo guarisce le ferite.
Il Catania ritenta la scalata verso la serie B: il tempo guarisce le ferite.
Col trascorrere del tempo le ferite guariscono, almeno quelle sportive e quelle del corpo. Le ferite dell’anima non guariscono mai, quelle te le porti dentro per tutta la vita. Ma il calcio, pur per quanto possa coinvolgere emotivamente, rimane sempre uno sport. Rappresenta un segmento della vita, scandisce momenti belli e momenti brutti della nostra vita, ma non è la vita.
La mancata promozione in serie B del Catania, a vantaggio del Cosenza, una squadra che durante il corso del campionato ha totalizzato 16 punti in meno degli etnei, ha lasciato ferite profonde nei tifosi del Catania, ma col tempo guariranno, special modo quando inizierà un nuovo campionato e quando la squadra rossazzurra saprà con le vittorie far dimenticare la crudele delusione.
Si riparte con un nuovo allenatore, Lucarelli (per fortuna) ha tolto il disturbo.
Un buon allenatore è colui che riesce a sfruttare al massimo il materiale umano che ha a disposizione. Pietro Lo Monaco aveva affidato a Lucarelli una squadra che poteva contare sull’apporto di calciatori come Lodi, Russotto, Biagianti, Mazzarani, Curiale (capocannoniere del campionato), Pisseri, l’emergente Bogdan, Marchese, Barisic, Porcino, Aya e tutto il resto di buona qualità. Se non riesci a sfruttare al meglio questa rosa vuol dire che non sei all’altezza del compito che ti è stato assegnato.
Lasciamo perdere i settanta punti e il secondo posto, con questa rosa si deve vincere il campionato, al massimo lo si può perdere per sfortuna, ma ai Play off si deve chiudere qualsiasi discorso e non si può continuare a cadere negli stessi errori tecnici registrati per tutto il torneo.
Diciamo le cose come stanno: Lucarelli ha fallito, voltiamo pagina e non ne parliamo più.
A metà agosto inizierà una nuova stagione. Lo Monaco, dopo aver riflettuto a lungo, oppure, chissà, aveva il nome già pronto, ha affidato la guida tecnica ad Andrea Sottil, il quale ha disputato un’ottima carriera come calciatore, spesa quasi tutta a calcare i campi della serie A e che dal 2005 al 2008 ha vestito nella massima serie la maglia del Catania totalizzando 62 presenze impreziosite da 2 reti.
In tutti i tifosi del Catania c’è la convinzione che Sottil riuscirà a fare molto meglio rispetto a Lucarelli, un allenatore che, nonostante il messaggio d’addio finale ricco di belle parole, non è mai riuscito a fare breccia nel cuore dei tifosi etnei.
Lo stesso Direttore ha più volte posto l’accento sull’importanza di un rapporto sinergico fra pubblico e squadra. Ebbene con Lucarelli questo rapporto non c’è mai stato e non certo per colpa dei tifosi etnei, con Sottil sarà diverso perché da calciatore quella maglietta l’ha indossata, la sudata, si è battuto per quei colori e conosce bene il calore, l’amore, la passione e la competenza del popolo rossazzurro e sa bene come l’insieme di questi fattori può costituire un unico elemento trainante.
Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on-line suwww.sportenjoyproject.com
Catania, 30 giugno 2018
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini )
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