Oltre diecimila tifosi al Massimino per festeggiare il Catania ormai prossimo al ritorno nel calcio che conta.
Oltre diecimila tifosi al Massimino per festeggiare il Catania ormai prossimo al ritorno nel calcio che conta.
All’apparenza sembra una delle tante serate d’agosto, col caldo che opprime e toglie il respiro e con l’umido che appiccia i vestiti sulla pelle. Ma non è una serata come tante.
Oltre diecimila persone si sono riversate allo stadio Massimino per festeggiare la sentenza dei giudici della Corte d’Appello Federale che, in attesa dell’ufficialità, ridà la serie B al Catania, al Novara e al Siena. In attesa che lo scorno di alcuni giornalisti che hanno il Catania sullo stomaco, sono in tanti, è inutile fare i nomi, in primis qualcuno molto noto della «Gazzetta dello Sport» che ha fatto finta di niente ed ha proposto pubblicamente di dichiarare ripescabile il Novara e non il Catania, dicevo in attesa che lo scorno diventi totale, i tifosi del Catania hanno messo le cose in chiaro.
Dica il signor Michele Criscitiello di «Tutto Mercato Web» quali altre società calcistiche in serie B sono in grado di convogliare oltre diecimila persone allo stadio per la presentazione della squadra?
Al noto giornalista, tifoso dell’Avellino, poco ferrato in geografia, che ha dichiarato, dissentendo sulla scelta del sindaco di Bari, che Aurelio De Laurentis non può avere di proprietà il Napoli e il Bari perché si tratta delle due più grandi piazze del Sud, vorrei ricordare che Palermo per popolazione è la quinta città italiana (dopo Roma, Milano, Napoli e Torino) e che Catania, pur avendo gli stessi abitanti di Bari (ma per lunghissimi decenni la città pugliese è stata nettamente dietro alla nostra città) ha un perimetro urbano molto più esteso di Bari (e non solo di Bari).
Insomma, in molti saranno costretti ad ingoiare il rospo quando la Lega pubblicherà il calendario di calcio di serie B ponendo fine all’ennesima estate bollente del calcio italiano.
I tifosi del Catania già festeggiano. Nel bel mezzo delle coreografie, con Angelo Scaltriti e Stefania Sberna nel ruolo di presentatori (svolto in maniera egregia) ha parlato (almeno ha cercato di farlo visto l’entusiasmo dei tifosi delle due curve) il Direttore Pietro Lo Monaco, l’uomo delle scommesse difficili. Ha sollevato il Catania dal baratro del fallimento, l’ha consolidato e adesso (sono parole sue) “Il Catania si è riappropriato di un terreno che gli appartiene, in attesa del salto successivo”.
In tribuna si è rivisto anche il patron Nino Pulvirenti e per lui sono stati applausi, segno che i tifosi non hanno dimenticato, ma col ritorno in serie B, forse, hanno perdonato. In ogni caso i tifosi devono tener presente che Pulvirenti ha pagato i suoi errori e non ha mai abbandonato il Catania. Preziosi, presidente del Genoa, con la squadra che aveva quasi vinto il campionato di serie B, anni fa, commise una sciocchezza nell’ultima partita che vedeva il Genoa impegnato contro il Venezia. Il Grifone, come da regolamento, (che forse non vale solo per il Parma) venne spedito all’ultimo posto (così come il Catania) del campionato d’appartenenza e finì in serie C. Preziosi, in sole due stagioni, riuscì a riportare il Genoa in serie A. Il Catania ha sofferto per tre anni consecutivi le pene dell’Inferno della serie C, speriamo che possa ricalcare le orme del Genoa e che Pulvirenti possa ritornare ad essere il Presidente e non commetta più la sciocchezza di privarsi di un dirigente del calibro di Pietro Lo Monaco.
Alla festa a bordo campo e poi in Tribuna A era presente anche il Sindaco, Salvo Pogliese, lui sì che è un vero tifoso rossazzurro, visto che ha l’abbonamento da oltre trent’anni.
Il clima di festa ha fatto passare in secondo piano l’allenamento condiviso fra il Biancavilla e la squadra di Andrea Sottil, acclamato perché la serie A col Catania l’ha conquistata e la difesa sul campo, alla stessa maniera di ciò che ha fatto Cristiano Lucarelli con il suo Livorno che adesso guida.
Dopo un primo tempo equilibrato, durante il quale Lodi si è visto parare un calcio di rigore, che in campionato non ci avrebbero mai concesso, sbloccato in chiusura da una rete di Marotta, nella ripresa il Catania ha segnato altre tre reti.
Poco importa, ciò che conta è il pubblico presente sugli spalti in una sera di caldo umido, col sudore che colava dalla fronte e, in qualche caso, si mischiava e si confondeva con qualche lacrima di commozione.
Questo articolo è stato pubblicato nel giornale on-line suwww.sportenjoyproject.com
Catania, 3 agosto 2018
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto Francesco La Rosa per Sport Enjoy Project Magazine )
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