Il Catania ha già acquisito la mentalità della serie B. I rossazzurri espugnano il campo del Foggia dominando e accedono al terzo turno di Coppa Italia

Il Catania passa con merito allo Zaccheria e domenica prossima affronterà l’Hellas Verona.

Il secondo turno di Coppa Italia ha fatto registrare sorprese a ripetizione. Basti dire che nelle venti partite in programma, le quali vedevano giocare in casa la squadra sulla carta più forte, (formula assai discutibile poiché sarebbe più logico l’esatto contrario) sono riuscite a vincere alla fine dei tempi regolamentari appena otto formazioni. La sorpresa più clamorosa si è verificata ad Ascoli dove i padroni di casa guidati da Ganz, copia sbiadita del bel giocatore che s’era messo in mostra due stagioni fa, sono stati bastonati dalla Viterbese per 4-0. Sorprendente ma meno eclatanti le vittorie esterne del Sud Tirol sul quotato Venezia, del Novara sull’ambizioso Perugia e della Ternana a Carpi. Inattesa, ma nella logica delle cose, la vittoria del Catania a Foggia, dato che il potenziale delle due squadre  non è molto differente e che il Catania (come il Novara) attende soltanto la comunicazione ufficiale per ritornare in un campionato che gli spetta per sacrosanto diritto.

Delle squadre sulla carta più quotate che non sono riuscite a vincere il turno secco casalingo è andata male alla Cremonese, fermata sul pareggio dal Pisa ed eliminata ai calci di rigori. Mentre sono riuscite a farla franca e accedere al terzo turno il Brescia del borioso presidente Cellino, testardo fautore di un’improponibile (per questa e la prossima stagione) serie B a venti squadre, che si è salvato ai calci di rigori contro la Pro Vercelli. Ha vinto ai rigori un poco convincente Palermo contro il Vicenza Virtus, dopo il pareggio per 2 a 2, un deludente Pescara, fermato sullo stesso punteggio dal Pordenone, infine, sempre ai rigori ha superato il turno il Livorno. La squadra allenata da Lucarelli ha giocato male (e non è una novità) ma la meritevole Casertana è stata costretta ad arrendersi ai tiri dal dischetto. Escludendo la Salernitana che ha travolto per 6-1 una squadra pressoché sconosciuta (Rezzato) le uniche vittorie casalinghe convincenti sono state conseguita dal Crotone (4-0) sulla Giana Erminio e dal Verona (4-1) sulla Juve Stabia.

Proprio il Verona sarà l’avversario blasonato che  il Catania ospiterà domenica prossima nella gara valida per il terzo turno. La vincente se la vedrà nel quarto turno contro la vincente dello scontro fra Sassuolo e Ternana. Ora non sarebbe stato più giusto e più logico operare, almeno a partire dal terzo turno, il sorteggio del campo?

Invece no, la Coppa Italia è strutturata al servizio dei “padroni” in modo tale che in finale ci arrivino sempre la Juventus, Il Napoli, la Lazio e così via.

Sulla carta a superare il terzo turno dovrebbero essere Sassuolo e Verona, anche se il Sassuolo attuale appare ancor più debole dello scorso torneo e il Catania visto a Foggia fa ben sperare.  Il problema non sarà il Catania ma la reale forza del Verona.

Comunque, bisogna crederci. Molto difficile che il Catania batta il Verona però potrebbe fermare gli scaligeri sul pareggio ed eliminarli ai calci di rigore. Staremo a vedere. Per intanto, in attesa che scorra senza sorprese spiacevoli la settimana che più conta, il Catania e i suoi tifosi si godono la bella vittoria di Foggia.

Si può dire che la qualificazione degli uomini guidati da Sottil non è mai stata messa in discussione. Gli etnei sono andati in vantaggio al 12’ con Rossetti (che a poco a poco sta ritrovando la forma migliore) bravo a girare di testa un cross di Barisic e hanno controllato la gara per tutto il primo tempo senza patemi. Nella ripresa ci si aspettava la reazione veemente dei padroni di casa, invece il Catania ha continuato a giocare con autorevolezza e, addirittura, al 70’ ha raddoppiato grazie a Francesco Lodi che ha trasformato con abilità e astuzia una punizione dal limite conquistata da Pozzebon, tirando rasoterra quando tutti si aspettavano il tiro a girare.

Poco dopo il Foggia ha avuto un sussulto d’orgoglio e ha accorciato le distanze di testa col giovane Gori, ma sette minuti dopo il Catania ha meritatamente ipotecato la qualificazione con Rossetti che ha mandato in porta un pallone servitogli indietro da Bucolo che si è reso protagonista di una travolgente azione sul fronte sinistro.

Rossazzurri che hanno superato l’ostacolo senza difficoltà. In attesa di notizie dal Tar del Lazio per il caso Avellino, una gara che fa ben sperare.

Catania, 6 agosto 2018

TINO LA VECCHIA per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini ita sport press )