Il Catania s’aggiudica rigorosamente il derby con il Trapani e virtualmente lo supera in classifica.

La differenza fra virtuale e reale è più o meno la stessa che c’è fra teorico e pratico fra possibile e concreto. Infatti, i primi termini delle tre coppie esprimono qualcosa che ha ampie possibilità di verificarsi. Non si può negare che in tanti casi tutto ciò che è teorico non si tramuta in pratica e quello che è virtuale rimane soltanto tale. Tuttavia, nel caso del Catania è plausibile affermare che la squadra guidata da Sottil superando il difficile ostacolo costituito dall’imbattuta capolista Trapani l’ha scavalcata in classifica. Qualcuno dirà che il Trapani è in testa con sedici punti e il Catania di punti ne ha soltanto dieci ma i rossoazzurri hanno disputato tre partite in meno e, appunto in via teorica, nelle tre gare da recuperare almeno sette punti dovrebbero farli.
Ma, sempre virtualmente, la vera capolista non è il Trapani e non è il Catania ma è la Juve Stabia capace di vincere tutte e cinque le gare disputate. Il Catania deve cercare di mettersi alle spalle tutti i danni causati dalla strana coppia Balata Fabbricini e guardare avanti. Per intanto per i rossazzurri l’inizio del campionato è stato altamente positivo visto che dopo l’iniziale successo di Rende e l’esordio casalingo vittorioso contro la Vibonese i primi due veri esami stagionali sono stati superati in modo brillante. Tutto sommato per quel che si è visto nella gara di Caserta e nel derby contro il Trapani quattro punti sono il giusto bottino, perché se è vero che la vittoria a Caserta è sfumata nei minuti di recupero è altrettanto vero che contro il Trapani per il Catania le cose sono girate nel verso giusto. Alla fine la vittoria del Catania è meritata ma non si è trattata di una vittoria facile come potrebbe apparire dal punteggio finale.
Com’era prevedibile Sottil rispetto alla gara di Caserta ha cambiato alcune pedine inserendo dal primo minuto Ciancio, Angiulli e Manneh. Ma per tutto il primo tempo la gara si è mantenuta su livelli di sostanziale equilibrio, anzi è stato il Trapani ad esercitare un maggior possesso palla e ad avere la grande occasione per passare in vantaggio. Nel primo quarto d’ora un’occasione per parte: all’11’ ospiti pericolosi con una conclusione dal limite di Costa Ferreira allontanata in tuffo da Pisseri, al 13’ monumentale palla gol per il Catania con Marotta che tutto solo, servito da un errato retropassaggio, ha calciato addosso a Dini. Catania che appare in difficoltà e Trapani che poco prima della mezz’ora sciupa la grande occasione per passare in vantaggio: Tulli era bravo a recuperare un pallone che pareva destinato sul fondo e a convergere in area dove veniva affrontato da Baraye. Per Amabile di Vicenza c’erano gli estremi del calcio di rigore. Dal dischetto si presentava Evacuo che spediva il pallone sulla traversa. Era la svolta della partita, sia per il calcio di rigore sbagliato dal Trapani, sia perché sugli sviluppi del rigore sbagliato s’infortunava Rizzo e Sottil era costretto alla sostituzione. Non è che Rizzo avesse demeritato, ma il subentrato Biagianti alla fine risultava determinante per la vittoria.
Scampato il pericolo il Catania reagiva e al 38’ una gran bordata di fuori area di Angiulli, leggermente deviata da un calciatore ospite, colpiva lo spigolo alto della traversa.
Alla ripresa delle ostilità il Catania si presentava con Calapai al posto di Baraye. Passava appena un minuto e Biagianti riusciva a recuperare in modo caparbio un pallone in area ospite, dopo un batti e ribatti la sfera perveniva ad Angiulli che tirava di prima intenzione, Pagliarulo respingeva con la mano e Amabile non poteva fare altro che concedere il calcio di rigore. Dal dischetto Lodi non lasciava scampo al portiere ospite. Il Trapani accusava il colpo e due minuti dopo si faceva cogliere di sorpresa da una formidabile ripartenza di Manneh che vedeva Marotta libero sulla sinistra e lo serviva. Il pallone sembrava leggermente lungo ma Marotta ci arrivava, convergeva verso il centro e lasciava partire una sassata che piegava le mani a Dini.
Il Trapani, senza demeritare, si trovava sotto di due reti e le reti diventavano tre quando al 15’ Lodi trasformava in rete un errato disimpegno della difesa ospite.
Gara chiusa e vittoria in cassaforte ma il punteggio, in verità, appariva troppo severo per gli uomini di Italiano e al 25’ arrivava la rete del 3-1 siglata da Golfo abile a girarsi in area e battere Pisseri.
Compreso il recupero mancava ancora circa mezz’ora alla fine ma non succedeva più niente di interessante e il Catania, grazie anche al rigore sbagliato da Evacuo e a quello realizzato da Lodi che ha sbloccato la gara, conquistava tre punti fondamentali sia per la classifica che per il morale.
Il campionato è appena cominciato ma i rossazzurri devono darci sotto, special modo con le squadre tecnicamente meno dotate, a partire da quella Paganese alla quale dovranno fare visita nel prossimo turno. Virtualmente dovrebbero essere tre punti assicurati, sì ma solo virtualmente. Al Catania il compito di trasformare il virtuale in reale.

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Catania, 17 ottobre 2018
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini trapani )