Il Catania regala il primo tempo al Francavilla, si scuote nella ripresa e nel recupero trova il rigore della vittoria.
Così com’era capitato contro la Reggina non è stato un bel Catania, addirittura inguardabile per tutto il primo tempo, ma alla fine, come era avvenuto contro i calabresi, la vittoria è arrivata lo stesso.
Per tutta la prima frazione di gioco il Catania è apparso quello di Bisceglie: arruffone, privo di idee e lento. Per fortuna il Francavilla appartiene, come lo è il Bisceglie, al gruppo di squadre di bassa classifica e non ha mai tirato in porta, né ha costruito un’azione decente. Da parte loro i ragazzi di Sottil, ad eccezione di un tiro di Vassallo da fuori area al 19’, respinto in tuffo dal portiere ospite Nordi, e un tiro di Barisic, parato con una certa difficoltà, lo hanno imitato ed è scaturito il primo tempo più scialbo dell’intera stagione fra quelli visti fin adesso al Massimino. Un primo tempo da lasciare davvero perplessi sulle reali potenzialità della squadra.
Le bordate di fischi di disapprovazione che alla fine del primo tempo hanno accompagnato le due compagini negli spogliatoi sono apparsi giustificati.
Per i tifosi rossazzurri la delusione patita a Bisceglie è stata troppo forte e ancora non è stata smaltita, soprattutto perché in testa c’è una squadra che sta volando.
Sembrerebbe un paradosso: oltre la Juve Stabia, l’unica squadra del girone ad avere il segno positivo in media inglese è proprio il Catania, ma l’attuale terzo posto in classifica, alle spalle del Rende, che, però, ha disputato due gare in più rispetto al Catania, appare ben poca cosa se confrontato con l’incredibile classifica della squadra allenata da Fabio Caserta.
I fischi sono scaturiti soprattutto dal non gioco del primo tempo, con Sottil che ci ha messo del suo presentando una formazione priva di Lodi e di Angiulli, in pratica senza nessuno in grado di costruire gioco.
Nella ripresa le cose sono cambiate perché gli ospiti hanno continuato ad essere nulli, visto che in tutto l’incontro non hanno mai tirato nello specchio della porta, mentre il Catania ha cambiato marcia. Al 47’ una sforbiciata di Marotta avrebbe meritato miglior sorte e al 52’ Barisic ha sfiorato la traversa, poi, due minuti dopo, Nordi è stato severamente impegnato da un gran tiro dalla distanza di Marotta, sulla ribattuta Curiale è riuscito nella difficile impresa di tirare alto da due passi, buon per lui che era in fuorigioco. Al 57’ Sottil si è deciso di mandare in campo Manneh e Scaglia al posto di Vassallo e di Baraye (buona la sua prova). Il Catania ha intensificato gli sforzi e avrebbe meritato il vantaggio al 61’ quando Rizzo, da appena fuori area, si è coordinato bene ed ha colto in pieno l’incrocio dei pali a Nordi battuto.
Al 65’ Nordi si è superato per deviare in angolo una sforbiciata di Curiale. Insomma già ce ne era abbastanza per meritare la rete della vittoria, ma la rete non arrivava.
Al 72’ Sottil mandava in campo Lodi e Brodric al posto del meritevole Biagianti e del volenteroso ma infruttuoso Curiale. La manovra diventava ancora più ordinata, Scaglia saliva di tono, Lodi distribuiva bene il gioco, ma la rete continuava a non arrivare. La Virtus Francavilla, ben poca cosa, si affidava all’ostruzionismo per cercare di uscire indenne, ma nel primo dei quattro minuti di recupero (scandalosamente pochi) concessi da Tremolada di Monza il difensore Vrdoljak commetteva un vistoso fallo di mani in area. Dal dischetto Lodi dava al Catania la meritata vittoria.
Alla fine sono arrivati i tre punti ma non sono svanite le perplessità. Per non fare allontanare troppo la scatenata Juve Stabia ci vuole ben altro Catania, a partire dalla gara contro la Sicula Leonzio, appena bastonata dalle fameliche “vespe” di Fabio Caserta.
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Catania, 12 dicembre 2018
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini catanista )