Per il Catania si aprono nuovi, imprevisti e brutti scenari: i rossazzurri perdono immeritatamente a Siracusa mentre la Juve Stabia vince a Viterbo e vola verso la promozione.
Non avviene ciò che speravano tutti i tifosi rossazzurri: adesso la promozione diretta in serie B del Catania è diventata difficilissima.
La capolista Juve Stabia ha adesso nove punti di vantaggio sugli etnei. Ebbene, se il Catania vincesse la gara casalinga da recuperare che lo vedrà confrontarsi con la temibile Viterbese, cosa non facile ma probabile, a quel punto il distacco dalla squadra di Caserta sarebbe di sei punti lo stesso molto ampio. A questo punto alla Juve Stabia basterà fare, fino alla fine del campionato, gli stessi identici risultati della squadra etnea e recarsi allo scontro diretto del Massimino con la leggerezza di poter anche perdere. Fare gli stessi risultati del Catania significherebbe, però, tenere lo stesso un ritmo alto, almeno quanto quello di Trapani e Catanzaro, altri rivali in lotta.
Quindi, adesso la promozione del Catania dipenderà più dagli eventuali passi falsi della Juve Stabia, passi falsi che sembrano non arrivare mai.
Per intanto, il Catania non è mai riuscito a mettersi nella condizione di poter vincere il campionato.
Quella contro il Siracusa non era una gara per nulla facile, vuoi per la presunta rivalità fra due tifoserie, vuoi perché vincere fuori casa non è mai scontato. Per quanto riguarda l’astio dei tifosi aretusei nei confronti del Catania non esiste nessuna spiegazione logica. Escludendo che qualcuno di loro possa pensare a qualche rivalità esistente fra le due città ai tempi dell’Impero romano, mi pare che, ad eccezione delle ultime quattro stagioni, il Catania abbia militato prima in serie B e poi per otto stagioni consecutive nella massima serie, mentre il Siracusa, a mala pena, ha prima conquistato e poi mantenuto la serie C.
Comunque sia, si trattava, pur nel rispetto degli avversari, di una gara da vincere a tutti i costi. Il Catania, invece, non è riuscito nemmeno a pareggiare.
Sottil schierava il suo Catania con il 4-3-3 con Pisseri in porta, Calapai e Scaglia esterni, Aya ed Esposito centrali difensivi, trio di centrocampo con il neo acquisto Carriero (preferito a Rizzo) con Biagianti e Lodi. In attacco Manneh, Marotta larghi e Curiale punta centrale. In panchina l’atteso Di Piazza.
Non c’era nemmeno il tempo di annotare gli schieramenti che le cose per il Catania si mettevano malissimo: dopo meno di un minuto Aya perdeva banalmente un pallone sul quale s’avventava Emanuele Catania che in diagonale non lasciava scampo a Pisseri. Gli etnei avvertivano il colpo ma la loro reazione era furiosa e Crispino doveva operare alcuni interventi notevoli per evitare il pari. Dal canto suo il Siracusa giocava come non ha mai fatto durante la sua squallida (fin adesso) stagione, come se battere il Catania potesse dare loro venti punti anziché tre. Il Siracusa andava vicinissimo al raddoppio al 25’ con un sinistro di Emanuele Catania che, deviato, colpiva la traversa. Intanto, arrivava la notizia del vantaggio della Juve Stabia andata in rete dopo appena dieci minuti con Carlini. Alla mezz’ora Aya cercava di farsi perdonare ma il suo colpo di testa veniva deviato da Crispino. In chiusura di primo tempo arrivava il raddoppio del Siracusa con Emanuele Catania uomo assist per Rizzo che insaccava di testa e per i ragazzi di Sottil era notte fonda.
Il Catania, che aveva subito appena una rete negli ultimi nove incontri disputati, in soli quarantacinque minuti si ritrovava sotto di due reti. Sottil mandava in campo Silvestri al posto di Esposito ma la gara sembrava segnata.
Nella ripresa il Catania tentava di riaprire la gara al 53’ con Curiale e al 60’ con Aya, ma Crispino sembrava imbattibile. Entravano Angiulli e Di Piazza al posto di Carriero e Manneh, ma Crispino al 65’ era ancora una volta insuperabile su una conclusione del neo entrato Angiulli. Al 66’ entrava in campo Baraye al posto di Scaglia. Sottil le tentava tutte e all’80’ e mandava in campo Brodric al posto di Biagianti. All’86’ Lodi trasformava magistralmente una punizione accendendo le speranze di evitare le sconfitta. La sconfitta arrivava e per quel che si è visto in campo si tratta di una sconfitta immeritata. Il Catania ha pagato l’essersi imbattuto in una squadra che, dopo aver disputato oltre metà campionato giocando malissimo, ha giocato la partita della vita. Dio mio, il Siracusa è da elogiare, ma se non c’era nessun motivo per riversare tutto questo acredine nei confronti del Catania, dopo la gara di oggi, credo che i tifosi del Catania non dimenticheranno mai più. Inoltre, il Catania si è trovato di fronte un super Crispino.
Pazienza. Auguriamo che il Siracusa con questi tre punti possa evitare i play out.
La Juve Stabia di Fabio Caserta ha largamente dominato la temibile Viterbese travolgendola per 4-0 e se continuerà così sarà tutto inutile.
Adesso il turno infrasettimanale con il Catania che ospiterà il disastrato Matera, ammesso che i lucani si presenteranno al Massimino.
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Catania , 20 gennaio 2019
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
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