L’IMPRESA DEL QATAR, CAMPIONE D’ASIA PER LA PRIMA VOLTA
Fino a qualche mese fa il Qatar era conosciuto nel calcio per i grandi investimenti – su tutti il PSG – ma anche per essere scelto come paese ospitante della Coppa del Mondo 2022, tra le innumerevoli polemiche per le condizioni climatiche che costringeranno a giocare il Mondiale per la prima volta in inverno.
Ma nelle ultime settimane chi ha seguito la Coppa d’Asia ha imparato a conoscere ed apprezzare una nazionale emergente che ha scritto una grande pagina di storia. Il Qatar non era considerato minimamente tra le possibili vincitrici della competizione, ma il suo percorso è stato tanto inaspettato quanto perfetto.
La selezione allenata dallo spagnolo Sanchez ha fatto tre vittorie su tre nella fase a gironi, battendo Libano, Corea del Nord e la più blasonata Arabia Saudita segnando dieci reti e subendone nessuna. Agli ottavi è arrivata poi la vittoria per 1-0 contro l’Iraq e ai quarti il Qatar ha fatto fuori anche la Corea del Sud con lo stesso risultato.
In semifinale l’avversario si chiamava Emirati Arabi Uniti, la squadra padrone di casa allenata dal nostro Alberto Zaccheroni, ma la partita non è mai stata in discussione. Il Qatar ha dominato e vinto per 4-0, conquistando una finale già di per sè storica contro il favoritissimo Giappone, che ha vinto la Coppa d’Asia già quattro volte, più di qualunque altra nazionale.
Il Qatar ha fatto però percorso netto, completando la sua impresa con un incredibile 3-1 finale: sette vittorie su sette e un solo goal subito a legittimare un trionfo assolutamente meritato anche se impronosticabile. Il tutto nel segno di Ali Almoez, attaccante 22enne originario del Sudan che ha vinto la classifica marcatori con ben 9 goal segnati, tra cui la meravigliosa rovesciata che ha sbloccato la finalissima contro il Giappone.
Quella del Qatar è una vittoria frutto di una programmazione iniziata nel 2015, incentrata sulla ricerca in tutto il continente asiatico di giovani talenti da far crescere nella Aspire Academy, fondata nel 2004 a Doha. Molti di loro sono stati naturalizzati ed hanno formato una nazionale giovanissima che vanta un’età media di appena 25 anni.
Il trionfo in Coppa d’Asia potrebbe essere soltanto il punto di partenza per il Qatar, che oltre ad ospitare i prossimi Mondiali prenderà parte come nazionale invitata anche alla prossima Copa America (insieme al Giappone).
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Catania, 7 febbraio 2019
Marco Santi Trombetta per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini )