Florian Thauvin può essere uno degli uomini mercato di quest’estate in Europa. Reduce da un’ottima stagione al Marsiglia con Garcia in panchina, si è rilanciato a grandi livelli e fa gola anche in Serie A, con Roma e Inter sulle sue tracce.

L’OM fa muro, lo valuta 30 milioni di euro e non vorrebbe cederlo. Ma chi è questo attaccante classe ’94 dal grande talento? Conosciamolo meglio.

Cresce nel settore giovanile del Grenoble ma esplode definitivamente nel Bastia, dove conquista la promozione in Ligue 1 e vive un’annata fantastica nel 2013 con numeri da campione assoluto tra marzo e aprile, quando mette a segno lo stesso numero di doppiette di Cristiano Ronaldo.

L’anno successivo arriva il trasferimento al Marsiglia, poi il deludente salto in Premier con la maglia del Newcastle prima del ritorno all’OM e della nuova esplosione, certificata dai 15 goal realizzati nell’ultima stagione in Ligue 1.

Nel palmares di Thauvin figura la vittoria del Mondiale Under 20, da assoluto protagonista insieme all’amico Pogba, con tre goal ed un assist realizzati. La doppietta in semifinale col Ghana è un saggio di tutte le sue capacità: il primo goal arriva dopo aver bruciato in velocità tutta la difesa africana (portiere compreso), il secondo con un sinistro chirurgico all’angolino che negli anni diventerà il suo marchio di fabbrica.

Nell’estate del 2015, il Newcastle spende quasi 20 milioni di euro per strapparlo al Marsiglia. Il trasferimento in Premier sarebbe dovuto coincidere con la definitiva consacrazione di Thauvin ma, come successo qualche anno prima a Ben Arfa, l’esperienza in Inghitlerra si rivelò fallimentare.

Solo 13 presenze e nessun goal in un’annata conclusasi con la retrocessione in Championship del Newcastle.

Contro il Valenciennes, quando giocava nel Bastia, segnò un goal pazzesco partendo dalla sua metà campo e saltando come birilli tutti gli avversari: “Thauvin, c’est le Brésil!”, esclamarono i giornalisti deliziati dallo ‘joga bonito’ del ragazzino.

Sinistro naturale, Thauvin può occupare tutte le zone della trequarti o giocare come ala (destra o sinistra) in un 4-3-3. La sua arma migliore è la velocità, il cambio di passo improvviso con cui prende il tempo agli avversari

Il suo tiro a giro è una sentenza, una condanna. Quando rientra e calcia, partendo da destra, sai già dove andrà a finire il pallone.
Marco Trombetta