L’arrivo di Bielsa al Lille ha riempito le pagine dei giornali sportivi e quelle dei social network in estate, con i tantissimi ‘bielsisti’ in giro per i mondo pronti a godere dei successi del Loco.

Il Lille è partito fortissimo, battendo 3-0 in casa il Nantes di Ranieri alla prima giornata, ma poi la situazione si è trasformata rapidamente da preoccupante a disastrosa.

Dopo 10 giornate – seppur con una partita ancora da recuperare, quella del crollo della tribuna ad Amiens – il Lille occupa infatti il penultimo posto in classifica con soli 6 punti ottenuti e il secondo peggior attacco del campionato.

La vittoria all’esordio sul Nantes, risalente ormai a quasi 3 mesi fa, è sin qui l’unica della stagione e il Lille deve addirittura preoccuparsi di evitare la retrocessione, considerando che al momento i punti di distanza dalla zona salvezza sono ben sei.

Prima della sconfitta nell’ultimo turno contro il Marsiglia, il Loco si è scagliato contro i giornalisti in conferenza stampa: “Ho ricevuto e ricevo umiliazioni costanti che richiedono umiltà. Questo disprezzo per le mie capacità è legato alla mancanza di risultati. E poiché è perfettamente logico e comprensibile, crea instabilità“.

Mi sono sempre preso le responsabilità e le conseguenze per la situazione della squadra. Sono sicuro che nessuno soffre quanto me. La mia sofferenza è stata usata per ridicolizzarmi”.

Tuttavia, pare che non siano soltanto i giornalisti ad essere contro Bielsa ma anche i giocatori, stanchi dei suoi metodi d’allenamento e delle sue tattiche. Il famoso 3-3-1-3, diventato una sorta di manifesto negli anni per il movimento bielsista, si è rivelato disastroso come era già successo a Marsiglia.

Per Bielsa la nuova società ha investito qualcosa come 65 milioni in estate e lo ha assecondato in tutte le sue decisioni, compresa quella (piuttosto discutibile) di epurare gran parte dei senatori. Il risultato finale è stato però un grandissimo flop, figlio probabilmente di un’immotivata esaltazione di base.

Perché Bielsa avrà anche fatto scuola con i suoi metodi e le sue innovazioni, ma a questo punto il rischio è che il personaggio da social stia prendendo il sopravvento sull’allenatore.

Marco Trombetta