Enrico Brignano è tornato in Sicilia in questo fine settimana di sabato 13 aprile e lo ha fatto con “Innamorato Perso”, il suo personalissimo one-man-show, organizzazione Giuseppe Rapisarda Managment. Al Pal’Art Hotel ( ex Pala Tupparello, ironizzato a più riprese dall’artista ad inizio serata, quasi a riscaldare i motori con il numerosissimo pubblico presente) di Acireale, a fine serata, scatta automaticamente la riflessione se mai ci fosse qualcosa di più bello di essere innamorato. Si perchè nel far ridere a crepapelle per tutta la durata dello spettacolo, anche lì dove veniva “disturbato” dalle radioline delle forze dell’ordine ( e dallo stesso artista “bacchettate” ) o lì dove si fermava affinchè una signora, causa malore, venisse soccorsa dal personale sanitario, Enrico Brignano ha parlato del suo essere innamorato perso a 360°, traendo spunto da tutte quelle quotidianità che sembrava appartenessero a tutti i presenti , financo il suo soprannome “Jack” fra le mura domestiche con la moglie che lo manda a destra e manca con la semplice parolina “jackecisei” vai in farmacia, “jackecisei” passa al supermercato etc etc.
Per il pubblico più di tre ore di risate senza stancarsi, per il nostro Enrico più di tre ore di spettacolo senza fermarsi capace com’è di catturare l’attenzione di tutti, abile ad interagire, “piacione” il giusto nel preferire il pubblico catanese al pubblico siracusano ( chissà cosa avrà detto a Siracusa ??? ).
Il suo excursus parte dalla preistoria, dal pelo ancestrale e da quell’uomo e quella donna dall’accento marcatamente siciliano quasi a rimarcare le sue origini.
E a fargli da giusto contorno, ma da protagonista, il corpo di ballo e sullo sfondo uno maxischermo semicircolare dove venivano proiettate immagini bellissime e dense di riflessioni, da una terra bellissima fatta di acqua al 70% ( “perchè mai si chiama terra?”), ai tatuaggi, alle biciclette per andare in giro per una Roma bellissima poi degradata, ad un mare bellissimo oggi ricoperto da rifiuti e plastica.
Il gran finale è da “innamorato perso” per la sua bambina, per quel vedersi piacevolmente sconvolta la vita a 50 anni, lui con tutte le sue abitudini radicate, quel suo presentarci un angolo privato della propria vita , la cameretta della sua piccola………. con i suoi giocattoli “animati” ( ancora protagonista il corpo di ballo ), con a fianco la moglie Flora Canto con cui duettare-cantare per poi andarsene per mano guardando la foto della figlia Martina appesa nella parete della cameretta. Per poi tornare sul palco, su quell’immenso cuore rosso, con tutta la compagnia a ricevere lo scrosciante applauso del suo pubblico siciliano sommersi tutti da una “pioggia di cuori”.
Noi di Sport Enjoy Project Magazine ringraziamo Alfio Grasso e Giuseppe Rapisarda Managment per l’invito e ospitalità.
Questo articlo è stato pubblicato sulla pagina on-line su www.sportenjoyproject.com
Catania, 15 aprile 2019
Michael Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )