Il Catania straccia la Reggina e guarda avanti con ritrovata fiducia.

Come succede nelle belle favole, il Catania rompe l’incantesimo, all’improvviso ritrova il bel gioco e impartisce una dura lezione alla presuntuosa Reggina. Qualificazione che non è mai stata in bilico e risultato finale che è rimasto in dubbio solo per mezz’ora, in pratica dal pareggio della Reggina alla sfortunata deviazione di Gasparetto che ha riportato avanti il Catania.
Sottil, ritornato sulla panchina del Catania dopo l’inevitabile cacciata di Novellino, ha confermato le voci della vigilia che volevano Lodi fuori dalla gara e ha schierato un centrocampo muscolare composto da Rizzo, Bucolo e Biagianti, quasi obbligate le altre scelte con Pisseri in porta, Aya e Silvestri difensori centrali, Calapai e Marchese cursori di fascia, con quest’ultimo che ha disputato una gran bella partita. In avanti Sarno, Marotta e Di Piazza. La Reggina, squadra temibile e dotata di un buon organico, forte dei vari Gasparetto, Strambelli, Bellomo, Zibert e Doumbia, è stata travolta dal furore agonistico del Catania e per l’ambiziosa compagine allenata da Cevoli non c’è stato scampo. Sin dalle prime battute di gioco i rossazzurri hanno tirato fuori gli artigli e dopo appena sette minuti di gioco la gara ha evidenziato lo stato di alta tensione nervosa dei calciatori in campo: Sarno ha subito un brutto fallo da Strambelli e ha reagito. Ammonizione per entrambi i calciatori con Rizzo, che si è inserito nella contesa e ha rischiato grosso. Al 17’ il Catania passa in vantaggio grazie a una strepitosa azione personale di Sarno che, entrato in possesso del pallone, schiva tre avversari e dal limite dell’area fa partire un destro che s’insacca nell’angolo alto alla sinistra del portiere ospite. Appena due minuti dopo la Reggina perviene al pareggio: Doumbia scatta sulla sinistra, resiste al tentativo di difesa di Aya e pennella un cross teso sul quale s’avventa di testa Salandria che insacca.
La Reggina ci crede e si spinge in avanti alla ricerca della rete della qualificazione, ma la 37’ la gara si chiude: Marchese riceve sulla corsia di sinistra e crossa in modo pericoloso, Di Piazza non ci arriva ma disorienta Gasparetto che tocca di petto e inganna il proprio portiere. Gli ospiti accusano il colpo ma tentano di reagire subito. Pisseri è bravo in due circostanze e in chiusura di tempo Zimbert spizzica di testa per l’accorrente Gasparetto che insacca, ma il centrale ospite è in netto fuorigioco e l’attento Airoldi di Molfetta non ha dubbi e annulla la rete.
Ad inzio ripresa Cevoli manda in campo Baclet nel tentativo di recuperare la gara ma è il Catania che al 54’ si divora la terza rete con Marotta che solo davanti a Confente sbaglia un facile stop e si fa respingere la conclusione dal portiere ospite. Il barbuto attaccante si fa perdonare pochi minuti dopo quando in azione di contropiede s’invola e smarca Di Piazza che entra in area e in diagonale non perdona. La Regina è in ginocchio e non fa più paura, il Catania controlla senza affanni e all’81’ il subentrato Curiale affonda sulla destra e offre un delizioso pallone per Marotta che fa quaterna.
Non c’è più partita e la Reggina subisce una mortificante sconfitta.
Per il Catania una vittoria che fa morale, soprattutto perché è l’unica vittoria delle 15 gare fin adesso disputate con tre reti di scarto.
Dopo la seconda fase dei Play off ci sono i nomi delle sei squadre che si uniranno alle tre classificate al secondo posto nella regolar season, Piacenza, Triestina e Trapani e alle tre che si sono classificate al terzo posto, Pisa, Imolese e Catanzaro e alla Viterbese Castrense, vincitrice della Coppa Italia di serie C. Fra le sei squadre c’è solo un’infiltrata ed è la Carrarese che ha sorpreso la più quotata Pro Vercelli. Per il resto nessuna sorpresa, visto che si sono qualificate Arezzo, Feralpi Salò e Catania, che hanno chiuso il campionato al quarto posto e Monza e Potenza, che hanno chiuso il campionato al quinto posto. La Carrarese, invece, ha chiuso la regolar season al settimo posto. In pratica i Play off veri e propri inizieranno nel prossimo turno quando inizieranno le gare d’andata e ritorno. Il Catania, che sarà testa di serie in quanto miglior quarta, assieme alle terze Pisa, Imolese e Catanzaro e assieme alla viterbese Castrense, vincitrice della coppa, potrà incontrare una squadra fra Arezzo, Monza, Feralpi Salò, Potenza e Carrarese. A breve si saprà quale. Non importa chi sarà la squadra avversaria, non occorre aver paura. Il Catania deve solo pensare di arrivare fra le magnifiche otto e poi vincere ancora.

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Catania, 16 maggio 2019
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto Francesco La Rosa per Sport Enjoy Project Magazine )