Anfiteatro “Falcone e Borsellino” di Zafferana Etnea ( CT ) quasi da sold out per il live di Edoardo Bennato, tappa del suo nuovo tour estivo, organizzazione Giuseppe Rapisarda Managment che noi di Sport Enjoy Project Magazine ringraziamo per l’ospitalità. Oltre due ore di musica, ben tre rientri , per raccontare attraverso i suoi brani passati e recenti la sua “napolitudine” ( per usare un termine caro ad un altro napoletano d.o.c. recentemente scomparso Luciano De Crescenzo ) e non solo.

Non perde occasione per parlare della sua Napoli e di Bagnoli in particolare ricordando pure che per uno strano caso del destino………….. “ sono nato a Napoli anzi a Bagnoli, periferia industriale,

tra il fumo e il rumore delle acciaierie

sono nato in Viale Campi Flegrei 55, un numero che mi piace

che suona bene e che mi ha portato sempre fortuna

e ha portato fortuna anche a tutti i miei amici del cortile

che mi seguono da sempre

perché insieme ci divertiamo

in fondo era scritto nei numeri, nel destino…

Pecchè a Napule 55 è ‘a musica”.

Ed ancora pensando a Nisida

“Nisida

No, no, no, niente voli speciali

e neanche traversate intercontinentali

per arrivarci basta solo la Cumana

Nisida così vicina, così lontana

Venite tutti a NISIDA ya ya ya ya Nisida

ya ya ya NISIDA è un’isola, e nessuno lo sa!..”

L’esempio di Nisida è proprio quel nostro cercare lontano, sempre piu’ lontano, quello che abbiamo cosi’ a portata di mano, peraltro straordinariamente bello.

Il percorso musicale del concerto si snodava attraverso riflessioni, per noi spontanee e straordinariamente attualli allora come ora, da “Abbi dubbi” a “Il Gatto e la Volpe”, da “Meno male che adesso non c’è Nerone” a “Mangiafuoco”, da “L’isola che non c’è” a “Quando sarai grande”, dall’immancabile dedica a Maradona con “ E’ asciuto pazzo o’ padrone” all’amletico dubbio decennale-ventennale-trentennale- fors’anche quarantennale insomma a tutt’oggi mai risolto “Sotto Viale Augusto che ce sta?”, da “Vendo Bagnoli” all’importante tema sociale, che nel passato ha visto tanti nostri connazionali tristemente protagonisti allora ed oggi pronti “ED AIZZATI” con il dito puntato contro i migranti, di “Pronti a Salpare”, da “ In Prigione” ( perchè se hai tempi nostri non sei nessuno se non vai in prigione ) a “Capitan Uncino” e tanto tanto ancora per uno spettacolo indimenticabile a cominciare dal brano “La calunnia è un venticello” dedicato agli indimenticati Enzo Tortora e Mia Martini  fino a  “Mastro Geppetto” lui “allora volutamente” dimenticato protagonista nel 1977 nell’album  “Burattino Senza Fili”, in quanto di difficile collocazione fino alla sua odierna corretta identificazione nel ruolo di onesto falegname pensionato.

Ovviamente con il blues e il rock a farla da padrone.

Poco prima dell’inizio del concerto, sullo schermo gigante veniva proposto il video di “Ho fatto un selfie” e nel finale di questa impareggiabile e trascinante performance Edoardo Bennato ci ha proposto il brano live che ha ulteriormente scatenato il numerosissimo pubblico presente, del tutto ritrovatosi in questa gestualità dell’era digitale.

Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on-line su www.sportenjoyproject.com

Catania, 14 agosto 2019

Michael Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )