Il Catania non fallisce l’esordio casalingo, supera l’ostica Virtus Francavilla e vola in testa alla classifica.
di Tino La Vecchia
Certo lo so bene, un conto è vedere la partita dalle tribune un conto è vederla da casa. Non ho visto Avellino- Catania, nemmeno attraverso i filmati, inchiodato e schiumante di rabbia in un letto di Ospedale in attesa di accertamenti, e ho seguito soltanto da casa Catania- Virtus Francavilla perché per ragioni di salute non mi sono potuto recare al Massimino. Il Catania mi ha dato una piccola soddisfazione vincendo a mani basse ad Avellino, contro una squadra in palese ritardo di preparazione e mi ha dato una grossa soddisfazione sbarazzandosi pur con difficoltà della Virtus Francavilla e rimanendo a punteggio pieno. Che sia davvero l’anno buono?
Per l’esordio casalingo Camplone ha confermato gran parte della formazione che aveva passeggiato ad Avellino. In porta l’ex catanzarese Furlan, che per quanto si è visto nelle prime uscite non vale il Pisseri delle due prime stagioni, esterni difensivi il rientrante Calapai a destra e Pinto a sinistra. I centrali difensivi schierati, in difficoltà nella goleada in terra irpina, ancora non convincono del tutto, né oggi ha convinto più di quel tanto Silvestri e ancora meno ha convinto Saporetti. Più affidabile il centrocampo con l’eterno Lodi in regia, Welbeck e Dall’Oglio. Il tridente formato da Di Molfetta e Sarno ai lati e Di Piazza punta centrale dà delle garanzie. Ma ciò che fa ben sperare è l’intera rosa a disposizione di Camplone visto che nello schieramento iniziale mancavano giocatori affidabili e di grande esperienza come Mazzarani, Biagianti, Bucolo, Emanuele Catania, Llama, Curiale e Marchese, tutti in grado di dare il loro contributo in una stagione che si profila lunga e difficile.
Il Bari, principale rivale dei rossoazzurri per la promozione diretta, ha fatto flop contro la Viterbese Castrense che, assieme ai rossoazzurri e alla Ternana, rimane a punteggio pieno. A breve i laziali verranno al Massimino, ma prima per il Catania c’è da superare l’ostico Potenza che evoca ricordi amari.
Tornando all’esordio casalingo le cose non si erano messe bene per l’undici di Camplone. Inizio assai movimentato con le due squadre vicine alla rete. Prima il Catania al 7’ con Di Piazza che non riesce a sfruttare un bel cross di Lodi, poi gli ospiti al 12’con Caporale che approfitta di un’uscita a vuoto di Furlan ma non inquadra la porta. Al 25’ Perez gelava il Massimino girando di testa in rete un calcio d’angolo. Nell’occasione né Furlan né Saporetti mi sono apparsi immuni da colpe. Il Catania reagiva e al 37’ Welbeck lanciato da Pinto veniva atterrato in area: rigore sacrosanto. Dal dischetto Lodi spiazzava Costa riportando le due squadre in parità.
Nella ripresa entrambe le squadre cercavano subito i tre punti: al 54’ gli ospiti reclamavano il rigore per una spinata di Silvestri ai danni di Gigliotti. La panchina della Virtus Francavilla protestava e il tecnico Trocini e un suo collaboratore venivano espulsi. Al 63’ il Catania trovava la rete della vittoria, trovava è davvero il caso di dirlo perché un tiro improvviso ma non certo irresistibile di Sarno veniva mal controllato dal portiere ospite Costa e si insaccava. Dopo il vantaggio Camplone operava alcune sostituzioni con Mazzarani che sostituiva Di Molfetta. Poco dopo Di Piazza sfiorava il raddoppio ma Costa era attento. Entravano Llama e Marchese al posto di Dall’Oglio e Pinto, ma il Catania si dimostrava molto sicuro, sfiorava la terza rete e non si faceva sfuggire i tre punti in palio.
Chi ben comincia è a metà dell’opera. Diciamo che all’opera finale mancano ben trentasei gare ma aver vinto le prime due è d’importanza fondamentale. Adesso bisogno giocar con molto giudizio a Potenza, visto che i lucani in casa si trasformano. La vittoria esterna dell’Avellino sul campo della Vibonese conferisce maggior importanza alla vittoria del Catania ad Avellino.
Personalmente la rosa del Catania mi piace, anche se in difesa va sistemata più di qual cosa. Aver a disposizione dalla prima giornata Di Piazza e Sarno non mi sembra cosa da poco e il Catania quest’anno ha in squadra quel cursore di fascia che lo scorso campionato per l’assenza di Di Grazia è mancato.
Mi piace sognare e ritengo che una vittoria a Potenza farebbe scatenare definitivamente quell’elemento in più che possiede il Catania che si chiama tifo delle curve. Spero di essere al mio posto nella prossima gara casalinga, rilegato in un letto d’ospedale si soffre troppo.
Catania, 5 settembre 2019
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini livesiciliasport )
Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on-line su www.sportenjoyproject.com