Il Catania rigorosamente vittorioso raggiunge la Ternana sconfitta in casa.
di Tino La Vecchia
Partiamo dalla fine: per quel che si è visto durante l’intera gara la Viterbese Castrense, rinunciataria e dimessa, non meritava il pareggio, quindi il Catania ha assolutamente meritato la vittoria.
Queste prime quattro giornate di campionato hanno messo in risalto un equilibrio esasperato dove tutte le squadre possono perdere con tutte. La Ternana che sembrava una formazione schiacciasassi, avendo ottenuto tre vittorie consecutive, ben due fuori casa, è caduta in casa al Liberati contro il Monopoli che ai più sembrava una squadra mediocre.
I pugliesi, adesso ringalluzziti, nella prossima gara dovranno ospitare il Catania e battendolo lo raggiungerebbero in classifica, ma il Catania, stavolta, rispetto alla gara di Potenza, dovrebbe non perdere. L’Avellino, bastonato nella gara d’esordio dal Catania, ha imbroccato tre vittorie consecutive e ha in classifica gli stessi punti della squadra di Camplone. Attualmente non sembra esserci una squadra in grado di prendere il largo, a meno che il Bari non continui ad essere aiutato in maniera ancora più vergognosa di quanto è avvenuto in queste prime giornate di campionato.
Intanto, dopo la sconfitta di Potenza il Catania era rigorosamente chiamato al riscatto e alla vittoria. Il riscatto c’è stato parzialmente, la vittoria è arrivata su calcio di rigore trasformato dallo specialista Lodi.
Non è stata una partita bellissima, unica perla nella seconda metà del primo tempo con una giocata splendida di Di Grazia che si è girato in un fazzoletto di campo e con un tiro ad effetto ha centrato l’incrocio dei pali. Basterebbe solo questa giocata per assegnare la vittoria ai punti al Catania perché i laziali non hanno fatto quasi niente e si sono limitati a qualche tentativo infruttuoso di contropiede.
Primo tempo abbastanza moscio e forse per il caldo forse per la paura di scoprirsi è scaturita fuori una prima frazione di gioco avara di emozioni, ad eccezione della splendida giocata di Di Piazza già descritta. Il Catania ha fatto qualcosina in più ma non tanto da reclamare il vantaggio.
Nella ripresa i rossazzurri sono partiti più decisi e dopo cinque minuti, in seguito a un batti e ribatti, un difensore della Viterbese ha deviato con un braccio un tiro di Lodi. L’arbitro non ha avuto esitazioni e ha indicato il dischetto, anche se non ha avuto il coraggio di espellere qualcuno che gli è messo le mani addosso e lo ha spinto. Comunque, dal dischetto Lodi non ha dato scampo a Vitali.
Dopo lo svantaggio la Viterbese non ha avuto nessuna reazione, sì ha cercato di buttarsi in avanti ma non è mai riuscita a rendersi mai pericolosa. Così la partita lentamente si è spenta e i rossazzurri hanno fatto loro i tre punti. L’unica cosa da rimproverare al Catania odierno è il non aver saputo sfruttare gli spazi lasciati dalla Viterbese, sbilanciata alla ricerca del pareggio e non aver raddoppiato. Altro piccolo neo la difesa, migliorata vistosamente con l’inserimento di Mbende, che ancora non è sicura nei calci piazzati e si fa sorprendere in alcune ripartenze.
Per il resto la formazione odierna ha visto il ritorno dal primo momento di Di Piazza che, se voler offendere Curiale, in questo momento è insostituibile e la presenza di Llama che ha corso fin quando il fiato lo ha retto. A mio avviso, oltre alla nota di merito per Lodi, autore del rigore che ha fruttato tre punti, il migliore degli etnei è stato Welbeck che ha mostrato corsa e sostanza. Larga sufficienza per tutti il resto della squadra. Da notare che fra i giocatori subentrati, purtroppo, Di Stefano non è riuscito nemmeno a toccare la palla e Giuseppe Rizzo, che il Catania non è riuscito a scaricare, subentrato a Lodi all’83’ ha toccato solo un pallone sbagliandolo.
Comunque, l’importante era vincere e il Catania, pur senza brillare, ha vinto.
Adesso la squadra deve dimostrare a Monopoli di aver qualcosa in più della “massa” e di non commettere più passi falsi.
Catania, 15 settembre 2019
Francesco La Rosa per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto Francesco La Rosa per Sport Enjoy Project Magazine )