Vox populi: in attesa di…
di Concetto Sciuto
Primo pareggio fuori le mura amiche del Massimino, ma oramai, nessuno ci rimanga male, dei risultati sul campo poco importa. Primo a quei tifosi che hanno deciso di non seguire più la loro squadra e i sette spettatori, bambina compresa, con sciarpe rossazzurre (emigranti?), presenti sugli spalti del Gaetano Bonolis, sono l’ennesima dimostrazione che, per adesso, quanto dichiarato dal tifo organizzato sarà rispettato. Interessa poco del risultato anche ai media che hanno altro con cui riempire le colonne delle varie testate giornalistiche sportive e le ore di trasmissione radiofoniche. Nuovi dottori Azzecca-garbugli che provano a dipanare l’intricata massa tra economia aziendale, diritto commerciale, tribunali fallimentari etc. etc. tutti argomenti che poco in comune hanno con il linguaggio calcistico composto al massimo di un 4-3-3 o di un più “complicato” 4-2-3-1. Poi, di mezzo ci mettiamo pure velleitari imprenditori pronti a risolvere e rivoluzionare il tutto, squadra in primis, ma con il rischio che, dopo il più classico mutatis mutandis, ci si ritrova nelle medesime condizioni di oggi o… anche peggio. Il patron senza certezze non ci sta, e forse non possiamo dargli tanto torto. Adesso, all’orizzonte dei sogni perduti, si prospetta anche l’interesse del tradizionale “zio d’America” pronto a investire alle falde del vulcano, e in ogni caso questa agonia dovrebbe durare al massimo fino a giugno. C’è altro? Per adesso non sembrerebbe, così l’attesa continua, di cosa non è ancora molto chiaro, invece ci si augura di cuore che non abbiano a soffrire i dipendenti, e le loro famiglie, delle ditte coinvolte in questo tsunami economico che si è abbattuto sull’imprenditoria siciliana, dove anche le vicende di una squadra di calcio ne sono inequivocabile riflesso: sia in positivo che in negativo. Noi, per primi, tifiamo per loro.
Catania, 16 dicembre 2019
Concetto Sciuto per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini tuttocalciocatania.com )