Lelio Luttazzi: l’uomo, l’artista e…l’illazione, riflessioni e approfondimenti nell’ultimo libro di Santino Mirabella…

di Concetto Sciuto

Poco più di un’ora di (buona) musica swing, e la lettura di alcuni passi tratti dall’ultima fatica letteraria del mai domo Santino Mirabella, magistrato per mestiere, scrittore per passione, sono stati i gradevoli elementi d’intrattenimento per un folto pubblico, nel pieno rispetto della distanza sociale, presente ieri sera nell’amena location del Palazzo Platamone in via Vittorio Emanuele a Catania.

Titolo del libro: “L’illazione Lelio Luttazzi, una vita vissuta in swing” (Dario Flaccovio Editore), lavoro letterario che racchiude i tre aspetti, quello umano, l’artistico e la triste vicenda giudiziaria, di uno dei più eclettici musicisti (e non solo) italiani degli anni 60’/70’ (ma anche con alcune sue apparizioni tra il 2000 e il 2009) in una scrupolosa ricostruzione storica ben sintetizzata, ieri sera, anche da circostanziati interventi da parte dello stesso autore. Una pubblicazione già programmata da tempo per commemorare, anche così, il decennale della scomparsa dell’artista triestino (luglio 2010), e malgrado le arcinote problematiche causa covid, tra registrazioni all’ingresso, distanziamento sociale e mascherine, “si è riusciti ugualmente nell’intento” ci tiene a precisare Mirabella, accompagnando queste parole con una mimica del viso di, più che giustificata, soddisfazione. Attenta, gradevole, delicata è stata tutta la ricomposizione del percorso, dalle mille e più sfaccettature, della carriera di Luttazzi, sia a ritroso che in avanti, che ci ha ben rimandato, e piacevolmente ricordato, l’immagine del musicista, scrittore, conduttore radiofonico (con il mitico urlo introduttivo: “Hit Parade!”)  ma anche del direttore d’orchestra, pianista, amante del jazz e perfino attore. Un amarcord che ha deliziato il pubblico presente, “accarezzato“ anche da un’atipica frescura serale in piena estate catanese.

Poi il racconto della vicenda giudiziaria, triste, ingiusta e indegna di un paese civile, e qui ascoltiamo Santino Mirabella stavolta più in veste di magistrato che di autore. Una “illazione” che ha segnato per sempre un uomo sensibile ed elegantemente discreto come Lelio e, soprattutto, totalmente estraneo, nel pieno significato del termine, ai fatti di cui era imputato. Ma si viveva in un contesto storico ancora troppo avaro, dal punto di vista della tutela dell’accusato, di tutte quelle garanzie legali che, oggigiorno, in caso d’incriminazione danno dignità e possibilità di difesa a chicchessia.

Alla fine dell’appassionante “presentazione musicata” l’impressione ricevuta è stata come se l’autore desiderasse fortemente (ri)mettere ogni tassello al suo posto di quel coloratissimo, e intensamente variegato, puzzle della vita di Luttazzi. A ulteriore testimonianza di ciò, ritroviamo nel testo anche una meticolosa ricostruzione arricchita dai ricordi di chi ha condiviso con l’artista triestino parte di questo ramificato percorso, numerosi altisonanti nomi del mondo dello spettacolo e della cultura italiana tra cui Maurizio Costanzo, Pippo Baudo, Italo Cucci, Roberto Vecchioni, Walter Veltroni, Lina Wertmüller e tanti altri personaggi famosi che hanno voluto dare la loro personale, intima, testimonianza di chi effettivamente fosse Lelio.

Le letture sono state a cura di Giuseppe Lazzaro Danzuso, con al pianoforte Maurizio La Ferla che ha eseguito musiche di Maurizio Lanza, Gregorio Scuto e Francois Turrisi, quest’ultimo ha anche interpretato i più famosi brani swing di Luttazzi tra cui Il giovane matto, Una zebra a pois e Canto (anche se sono stonato) che, con la scusa del sottotitolo, ha coinvolto qualcuno del pubblico a cimentarsi in “discutibili” performance canore. In ogni caso siamo certi che anche lo stesso Lelio Luttazzi, vero uomo di spettacolo, avrebbe ugualmente gradito, non fosse altro per l’emozione provata da tutti i presenti nel ricordarlo anche così.

Catania, 21 luglio 2020

Concetto Sciuto per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Concetto Sciuto per Sport Enjoy Project Magazine )

Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on-line su www.sportenjoyproject.com