Il Catania, dal punto di vista tecnico, fa il primo passo importante: Raffaele sarà il nuovo allenatore.

di Tino La Vecchia

Quando un mio caro amico mi ha prospettato che Gaetano Auteri sarebbe diventato il nuovo allenatore del Catania ho sorriso e gli ho ricordato perché, secondo me, Auteri non avrebbe mai allenato il Catania. Ho pensato al titolo, ma solo al titolo, di una nota canzone di Antonello Venditti. Amici mai. Auteri e il Catania non saranno mai amici, ma contrariamente a quanto contenuto nel testo di Venditti fra la società rossoazzurra e il tecnico di Floridia non c’è mai stato amore.

Per i nuovi dirigenti etnei trovare un allenatore in grado di far compiere il salto qualitativo alla squadra non era impresa facile. Scartato Auteri, che fra le altre cose nelle ultime stagioni ha fatto male fallendo gli obiettivi prefissati, andato via Lucarelli, al quale va il mio personale grazie per il lavoro svolto al Catania e del quale mi rimane il ricordo indelebile di una promozione buttata via per inesperienza ed errori tattici, a livello di serie C, rimaneva poco. Il mio particolare metro di giudizio ha indicato Giuseppe Raffaele come il miglior tecnico della serie C1 girone C e a seguire l’ex calciatore del Catania Beppe Scienza, tecnico del Monopoli.

La valutazione espressa tiene conto dei risultati ottenuti in relazione al materiale a disposizione. Bravo Toscano, abile condottiero ma di una supercorazzata come la Reggina, male i tecnici di Bari e Ternana, oltre Scienza, rimaneva Raffaele, allenatore del Potenza che ha saputo imprimere alla sua squadra un gioco brioso e brillante, culminato in un meritato quarto posto nel girone, con un Potenza eliminato ai Play off senza mai perdere.

Siciliano di Barcellona Pozzo di Gotto, Giuseppe Raffaele non ha avuto una carriera calcistica di grande rilievo, ma non è scritto da nessuna parte che un ottimo allenatore nasca da un ex calciatore di primo piano, anzi i fatti smentiscono questa tesi. Del resto lo stesso Cristiano Lucarelli, che ha la stessa identica età di Raffaele, da calciatore è stato un grande attaccante e ha indossato per 6 volte la maglia Azzurra della Nazionale, ma da allenatore, fin adesso, è passato da una delusione all’altra.

Raffaele alla guida del Potenza ha dimostrato di saperci fare e di avere le idee ben chiare. Dal mio punto di vista e, purtroppo, in tema di allenatori scelti dal Catania, i fatti mi hanno dato sempre ragione, ritengo sia l’allenatore giusto per rilanciare i colori rossoazzurri. A patto a che possa lavorare in santa pace. Anche il famoso Helenio Herrera, detto il “Mago”, senza Mazzola, Suarez, Corso e Facchetti perdeva la bacchetta e talvolta, anche con i fuoriclasse in campo, nemmeno gli funzionava.

Catania, 20 agosto 2020

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini dimcar.it )

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