Nel Catania si spegne la luce: la Ternana domina e vince 3-1, una sconfitta che fa davvero male.

di Tino La Vecchia

Situazione surreale: il Catania arriva a Lentini e scopre che l’Amministrazione Comunale ha staccato luce e gas dello stadio Angelino Nobile per debiti pregressi della Sicula Leonzio che aveva in gestione l’impianto. Ma il Catania cosa c’entra in tutto questo? Niente, ma il regolamento parla chiaro: se la società per qualsiasi motivo non è in grado di garantire l’efficienza del campo di gioco viene sanzionata con la sconfitta a tavolino per 3-0. Il Catania ha il suo impianto ed è lo stadio Angelo Massimino, ma per colpa di chi non ha saputo gestire il manto erboso è stato costretto ad emigrare e chiedere ospitalità alla città di Lentini. Bella ospitalità!

Comunque, il Catania, in qualche modo, è riuscito a superare l’ostacolo ed è sceso in campo. Quello più difficile da superare era l’ostacolo Ternana, guidata dall’ex Cristiano Lucarelli che a Catania, quando ne aveva la possibilità, non ha saputo fare il salto di qualità. Lo squadrone umbro con i vari Falletti, Vantaggiato, Torromino, Partipilo, Raicevic, Defendi e Mammarella, insieme al Bari, rimane la principale favorita per la vittoria del campionato. Da parte sua il Catania, fra mille difficoltà, non ultima quella del campo neutro, veniva da dieci punti in quattro gare, avendo messo assieme tre vittorie per 1-0 dopo l’esordio casalingo pareggiato per 1-1 contro la Paganese. La Ternana non rappresentava l’avversario giusto per continuare la serie delle vittorie, ma fin adesso, né Lucarelli né la squadra avevano convinto più di quel tanto se è vero, come è vero, che il Catania con una gara in meno disputata sul campo aveva fatto un punto in più. Comunque, vista la forza oggettiva degli Umbri i timori che il Catania potesse perdere l’imbattibilità erano forti.

All’annuncio delle formazione ufficiale c’è la sorpresa Manneh schierato dal primo minuto. Ma la sorpresa spiacevole si chiama Tonucci che non è né in campo né in panchina, ma in tribuna pur essendo in distinta. Raffaele ha cambiato diverse pedine rispetto alla squadra vittoriosa sul campo del Francavilla e non ha mantenuto lo stesso modulo tattico passando al 4-3-3 che non ha pagato. L’ex allenatore del Potenza così ha presentato Martinez in porta Calapai, Silvestri, Claiton e Zanchi; Welbeck, Maldonado, Biondi; Albertini Sarao e Manneh. Una squadra sulla carta lo stesso competitiva, considerando che in panchina c’erano Pinto, Rosaia, Vicente, Izco, Pecorino Gatto ed Emmausso, oltre Confente, Della Valle, Pellegrini e Piovanello.

Dopo appena quattro minuti gli ospiti hanno messo in chiaro le cose dimostrando di poter e voler vincere quando un colpo di testa di Partipilo, su assist di Vantaggiato, ha toccato la parte superiore della traversa. Il Catania ha cercato di ribattere e la gara è rimasta in equilibrio, ma si vedeva che si trattava di un equilibrio precario. Al 42’ La Ternana passava in vantaggio con un gran colpo di testa Partipilo e due minuti dopo Vantaggiato sfiorava il raddoppio ma non riusciva a battere un bravo Martinez.

Nella ripresa Lucarelli sostituisce Vantaggiato gara con Raičević un calciatore che qualche anno fa era entrato nelle mire di squadre molto importanti e le Fere chiudono la gara al 59’ proprio col nuovo entrato lanciato da Mammarella. Il Catania è offeso da un punteggio che lo penalizza e cerca di segnare ma subisce la terza rete al 67’ al termine di un micidiale contropiede condotto da Torromino. Realizza Marino Defendi, un altro con un passato di rilievo nelle serie superiori, che raccoglie una precedente respinta del palo. Il Catania trova la rete della bandiera al minuto 81 con una stupenda punizione di Maldonado, ma la gara è chiusa da un pezzo  e non c’è nulla da fare.

La Ternana, approfittando del pareggio del Bari nel derby che lo opponeva al Monopoli e del rinvio improvviso della gara fra Palermo e Turris sale in testa con 12 punti. Lucarelli ancora non può cantar vittoria perché il suo primato è destinato a durare poco in quanto il Bari ha giocato una gara in meno e la Turris addirittura due in meno. Alla vigilia ho sperato che Lucarelli finisse in una giornata no, che sbagliasse, come spesso gli è capitato durante le sue stagioni a Catania, la lettura della gara. Niente da fare, la Ternana, almeno stasera, ha dimostrato di essere superiore al Catania. Per i rossazzurri, adesso chiamati a riscattarsi in un confronto sulla carta difficilissimo sul campo del Bari, speriamo che torni la luce.

Catania, 22 ottobre 2020

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini ternananews.it )

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