Il Catania si deve accontentare di un solo punto conto la rinvigorita Paganese e il Catanzaro rimane da solo al quarto posto.
Di Tino La Vecchia
Al terzo tentativo Paganese-Catania si è finalmente giocata, ma il Catania ha trovato tutt’altra Paganese rispetto a quella che avrebbe trovato se la gara si fosse giocata un mese fa.
In fin dei conti il calcio è metafora della vita, ci sono momenti in cui tutto va bene e momenti nei quali trovi grosse difficoltà anche se devi friggere un uovo. La Paganese della prima giornata di ritorno, quella nella quale era in calendario la gara, non aveva mai vinto in casa, con 4 pareggi stentati e ben sei sconfitte in dieci gare disputate al Marcello Torre, lottava con la Cavese per evitare l’ultimo posto in classifica ed era staccata di ben sei lunghezze dalla Viterbese, che in quel momento occupava l’ultimo posto utile per evitare i Play out e ad otto dalla Vibonese, appena raggiunta a quota 23. Il Catania veniva dalla vittoria contro il Foggia che aveva significato sorpasso nei confronti dei Satanelli. All’improvviso la Paganese, dopo aver limitato i danni a Terni perdendo con un onorevole 3-1, ha cambiato passo e si è messa a correre, vincendo tre partite casalinghe di fila, conquistando anche il prestigioso scalpo del Catanzaro, battuto 1-0. Il Catania è rimasto quello di sempre, ma dopo la pesante sconfitta di Terni e la vittoria buttata via contro il Bari nei minuti di recupero, nel computo delle ultime cinque gare disputate, incredibile a dirsi, la piccola Paganese lo ha superato. Il recupero ha così messo di fronte una squadra più tecnica e favorita come il Catania, bisognoso dei tre punti per scalare la classifica in cerca del miglior piazzamento possibile, contro una spinta dalle ali dell’entusiasmo, che crede nella salvezza diretta, impensabile fino a un mese fa, convinta di farcela che gioca all’insegna del tutto mi va bene.
Alla fine il Catania è stato costretto ad accontentarsi di un punto.
Raffaele ha ruotato i calciatori a sua disposizione presentando una formazione inziale con molte novità rispetto al big match col Bari. Davanti a Confente, titolare dei pali, si sono schierati Tonucci, Claiton e Silvestri, a centrocampo Albertini, Welbeck, Rosaia e Pinto, in avanti Sarao al centro con Russotto e Golfo ai lati. Raffaele, di nome e Di Napoli di cognome, allenatore dei campani, ha dovuto fare a meno di Abou Diop, l’attaccante più pericoloso, squalificato come il rossazzurro Dall’Oglio. Fra le due assenze più grave quella dei padroni di casa, visto che la punta senegalese ha una certa confidenza con il gol, avendo già messo in rete palloni.
Il momento felice attraversato dalla Paganese ha indotto il Catania alla prudenza, la stessa che ha avuto la Paganese, vista la caratura della squadra avversaria. Tuttavia, il primo tempo dopo venti minuti nei quali non è successo niente è stato molto vivace, special modo nella parte centrale quando fra il 21’ e il 26’ la Paganese è andata vicina al vantaggio per due volte con Squillace, su azione di calcio d’angolo e il Catania ha risposto con Golfo, che di testa ha messo a lato un cross di Albertini, sciupando così una palla gol non certo difficile. Meglio poteva fare anche Rosaia al 30’ minuto.
Le due squadre sono andate al riposo con lo stesso risultato di partenza.
Nella ripresa, Paganese e Catania, pur mirando al bottino pieno, non hanno cambiato atteggiamento. Così si è fatta luce la convinzione che il risultato poteva essere schiodato solo da qualche azione individuale o da qualche colpo geniale, che non c’è stato. Il Catania, almeno in teoria, ha cercato di più la vittoria, visto che al 61’ Raffaele ha mandato in campo Matteo Di Piazza richiamando in panchina Albertini. Ma non è cambiato niente e di azioni pericolose su entrambi i fronti lo zero assoluto. Al 75’ è entrato Calapai al posto di Russotto, ma l’espulsione rimediata da Tonucci all’81’, difensore assai lontano dal livello dei precedenti campionati, ha indotto Raffaele a più miti pretese. Da parte sua la Paganese ha considerato più che positivo un pareggio strappato al Catania.
Il Catania, che non vince da tre gare, ha dovuto rimandare l’aggancio al Catanzaro, che potrebbe concretizzarsi anche domenica in quanto i giallorossi ospiteranno l’imbattuta Ternana di Lucarelli e non dovrebbero andare, mentre il Catania sarà impegnato dl campo di una Vibonese in netta fase calante con un solo punto conquistato nelle ultime cinque gare.
Vittoria a portata di mano del Catania, a patto che giochi un po’ meglio.
Catania, 24 febbraio 2021

Tino La Vecchia

per Sport Enjoy Project Magazine

( Fonte foto Google immagini Catania today )
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