Il Catania decide di giocare come può e come sa e batte il lanciatissimo Avellino. Tutta colpa di Raffaele o colpa dei calciatori?
Di Tino La Vecchia
Adesso non diciamo che è tutto merito del nuovo tecnico Franco Baldini, non sarebbe giusto e nemmeno serio. Nessun allenatore ha la bacchetta magica e in un paio di giorni può trasformare una squadra da inguardabile a corazzata.
Troppo netto lo stacco fra il Catania mortificato sul campo della Torres e il Catania che ha rifilato tre reti a un Avellino che proveniva da 11 vittorie e 3 pareggi nelle ultime 14 gare giocate. Allora, più che merito di Baldini credo che sia stato demerito non di Raffaele ma della situazione che si era creata, nella quale lo stesso Raffaele ci ha messo del suo. Baldini ha avuto il merito di cancellare il nome di Raffaele dalla panchina del Catania. Insomma, appare chiaro come la luce del sole che il tecnico ex Potenza aveva perso il controllo della situazione.
Un tecnico, si badi, che continua ad essere valido in quanto il Catania a un punto dal terzo posto c’era arrivato con lui in panchina non con un altro.
Nel calcio contano i risultati. Nelle ultime otto gare il Catania aveva conquistato solo sei punti, e visto che non puoi mandare via 20 calciatori a pagare è sempre l’allenatore. Ma quando i risultati non arrivano i calciatori, se legati al tecnico, in campo danno l’anima. Al Catania questo non è accaduto, anzi.
Pertanto, è stato logico mandare via Raffaele, diciamo non sicuramente amato da tanti dei suoi calciatori.
Con il nuovo tecnico la squadra si è dimostrata vogliosa di giocare per dire ai tanti: «Guardate signori che se i risultati non arrivano non è colpa nostra». Giustissimo, Raffaele ci ha messo del suo, ma in campo ci vanno i calciatori e il calcio di rigore sbagliato a Torre del Greco non l’ha sbagliato Raffaele, e nemmeno quello che ha buttato al vento due punti contro il Bari.
Adesso, non ci sono più alibi. Per intanto a fare le spese di questa voglia matta di riscatto è stato l’Avellino, bucato dopo appena tre minuti da una punizione di Russotto con la complicità di una sfortunata deviazione della barriera. È stata la scintilla per trasformare il Catania che con un colpo di spugna ha cancellato paure e titubanze. L’Avellino è stato preso per il collo e forse non si aspettava una squadra così grintosa. Ma oltre alla grinta il Catania ha mostrato qualità tecniche e al 34’ ha raddoppiato, sempre con Russotto finalizzatore, al termine di una bella azione che ha visto Piccolo e Dall’Oglio protagonisti. Ma l’Avellino ha reagito e poco prima del riposo ha accorciato le distanze su calcio di rigore trasformato da D’Angelo, concesso per un fallo di Martinez su Santaniello, liberato da un errore di Maldonado.
Nella ripresa il tecnico degli Irpini, Piero Braglia, ex indimenticato centrocampista del Catania, ha tentato di tutto per arrivare al pareggio. L’Avellino, dopo appena cinque minuti della ripresa ha anche segnato, ma in evidente fuorigioco.
Alla fine la differenza l’ha fatta la volontà del Catania, quella che la squadra non aveva dimostrato né contro il Teramo né contro la Turris. Non solo, proprio nei minuti di recupero il Catania ha esagerato nel punteggio rendendo più netta la vittoria. A un minuto del triplice fischio Manneh è stato atterrato in area e Luca Zufferli di Udine non ha potuto fare a meno di indicare il dischetto. Dopo la serie negativa si è incaricato della trasformazione Sarao e stavolta è andata bene.
Nel dopo Raffaele il primo a farne le spese è stato il portiere Confente, sostituito da Martinez che si è ripresa la maglia di titolare. Schema nuovo col 4-3-3. Oltre Martinez in porta nella formazione di partenza Claiton e Giosa centrali, Calapai e Pinto cursori. A centrocampo Izco, Maldonado e Dall’Oglio, i tre davanti Piccolo, Sarao e Russotto. Nella ripresa all83’ Sales ha sostituito Giosa, mentre Welbeck al 56’ ha preso il posto di uno stanco Izco, e allo stesso tempo Manneh è subentrato a Russotto. Al 67’ al posto di Piccolo è subentrato Albertini e Rosaia ha sostituito Maldonado.
Di Piazza è rimasto in panchina. Diversi calciatori sono sembrati rigenerati, primo fra tutti Dall’Oglio. Se proprio dobbiamo a trovare un neo al Catania attuale, né Giosa, né Sales, che lo ha sostituito, hanno dato impressione di sicurezza, ma non l’avevano data nemmeno nelle gare precedenti.
Nemmeno a farlo apposta due calciatori fortemente voluti da Raffaele!
Catania , 22 marzo 2021

Tino La Vecchia

per Sport Enjoy Project Magazine

( Fonte foto La Redazione per Sport Enjoy Project Magazine )
Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on line su www.sportenjoyproject.com