Unplugged Concert: Vincenzo Spampinato piace, allieta, emoziona.
C’è tanta (buona) musica, cuore e pensieri positivi, dopo mesi di dure restrizioni, nel concerto di Vincenzo Spampinato che, martedì sera, ha deliziato una gremita piazza Immacolata a San Gregorio di Catania, concerto patrocinato dallo stesso comune etneo. Esperienza, passione, professionalità, amore e rispetto per uno dei mestieri più belli al mondo, sono più che palpabili in quasi due ore di performance del cantautore catanese che riesce ad annodare, da subito, con il “suo” pubblico un rapporto empatico dove note e parole diventano viatico di un rapporto affettivo che dura oramai da oltre cinque decenni.
Le canzoni, tante, gradevoli, famose, importanti, da “Bella e il mare” a “Per Lucia” fino a “L’amore nuovo”, giusto per citare tre brani simbolo, anzi, tre punte di diamante dove il ricordo, come il plettro di una chitarra, ha arpeggiato le corde dell’emozioni quando sono stati rievocati autori come Lucio Dalla, Franco Battiato e la sincera e duratura amicizia con Riccardo Fogli.
Non pochi sono stati i momenti anche d’ilarità, grazie alla simpatia (tutta catanese e spesso in pura “liscia” catanese) del cantautore a cui piace instaurare, oltre che con la musica, un rapporto dialogico diretto, senza barriere, con gli spettatori e dove gli stessi percepiscono come le “distanze”, tra loro e Vincenzo, si accorcino sempre più con il passare del tempo, annullandosi del tutto già a metà spettacolo.
Dubbi di una deriva retorica su quanto descritto fino adesso? Comprensibile, ma solo per chi non c’era e non ha potuto gustare, ad esempio, una piacevole “serenata” eseguita in mezzo alla gente con un iper-romantico “E vui durmiti ancora”, piacevoli momenti che hanno esulato dal “rischio” (mai presente) di assistere a un classico concerto monotematico. Di certo, invece, che Vincenzo, rigenerandosi a contatto con il “suo” pubblico e con la sua terra, abbia davvero trovato l’elisir della giovinezza.
Bravi i ballerini Martina Guglielmino e Sebastiano Sicilia che hanno interpretano, con passione, alcune balli dando “forma ai testi”, trasformando in gesti il senso di diversi brani e un plauso va anche a Vissia Messina per le sue danze orientali.
Teddy Belfiore al piano e fisarmonica, Maurizio Salerno violino e chitarre e Enrico Grassi Bertazzi alle percussioni, hanno aggiunto spessore qualitativo a un unplugged sempre gradito nell’epoca di musica compressa in freddi byte.
L’attore Santo Santonocito, giusto per non lasciare nulla al caso, ha letto e recitato alcuni testi di Franco Battiato e dell’ultimo lavoro editoriale di Spampinato: “Foriranno i mandorli sulla Luna”.
Particolare non da poco, qualora vi fosse sfuggito nell’ascoltare i testi di numerosi suoi brani, spesso i veri protagonisti di quelle strofe (Muddichedda Muddichedda?) siamo noi, le nostre storie, i nostri luoghi unici al mondo. Sarebbe (o è stato?) un vero peccato non veniale non ricordare ciò che Spampinato ha fatto per la sua Sicilia e ringraziarlo sempre per ciò che ci ha donato e continua a donarci.
Catania, 28 luglio 2021
Concetto Sciuto per Sport Enjoy Project Magazine
(Fonte foto Concetto Sciuto per Sport Enjoy Project Magazine)
Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina online su www.sportenjoyproject.com