Catania da zona retrocessione
Catania da zona retrocessione: per quasi tutto il secondo tempo in superiorità numerica contro la modesta Paganese la squadra di Baldini sbaglia un rigore con Ceccarelli e poi incassa la rete della sconfitta.
Di Tino La Vecchia
Seconda trasferta stagionale per il Catania al Marcello Torre, campo della Paganese, con il chiaro intento di portare punti alla non esaltante classifica. I rossazzurri, oggi in maglia bianca, per prima cosa dovevano cancellare l’orribile esordio esterno, relegandolo a un semplice incidente di percorso. Nulla di tutto questo.
Il Catania ha sprecato diverse occasioni da rete e, clamorosamente si è arreso a una girata di Diop.
Dopo un primo tempo privo di emozioni, durante il quale il Catania ha avuto una netta supremazia territoriale, sfiorando la rete del vantaggio con Ceccarelli e Sipos, erano trascorsi circa cinque minuti della ripresa quando la Paganese restava in dieci per una doppia ammonizione comminata a Sussi che atterrava in area Ceccarelli. Il Catania otteneva un giusto rigore. Si incaricava della trasformazione Ceccarelli che tirava malissimo consentendo la parata a Baiocco.
Ci si chiede come mai alcuni giocatori che calcano i campi di serie C non si chiedano il perché sono in quella categoria. Meglio lasciare stare, i rigori si possono anche sbagliare, soprattutto se si tirano con presunzione.
Dopo la grande occasione sciupata il Catania non riusciva ad approfittare della superiorità numerica, a sorpresa, è la Paganese, con Diop al 69’, a trovare la rete della vittoria, assicurandosi così un importante scontro salvezza, scavalcando in classifica il Catania.
Nessuna ironia, la classifica dice questo: il Catania dopo tre gare si trova in zona retrocessione, frutto di due sconfitte esterne e della vittoria casalinga contro la Fidelis Andria, probabilmente la squadra più debole del campionato.
Tre gare sono poche per esprimere sentenze, ma da quello che si è visto quello attuale è un campionato equilibratissimo, ma, francamente, nonostante quest’equilibrio, il Catania attuale appare più da parte destra della classifica che da parte sinistra. Quindi, più da zona Play out che Play off. Spero di sbagliarmi.
Per la gara esterna contro la Paganese Baldini non ha rinunciato al suo 4-3-3 confermando la stessa formazione iniziale messa in campo contro la Fidelis Andria con Stancampiano in porta, Ercolani e Monteagudo centrali, Pinto e il capitano Calapai sulle corsie esterne, Maldonado, Rosaia e Provenzano a centrocampo, Sipos punta centrale con Russotto e Ceccarelli punte esterne. Panchina affidabile con, fra gli altri, il secondo portiere Sala, Albertini, Ropolo, Izco, Zanchi, Russini, Antonio Piccolo e Kevin Biondi. A nulla, però sono servite le sostituzioni operate dall’allenatore etneo.
Insomma, ad eccezione di Piccolo, Baldini, fra in campo e in panchina si è affidato quasi agli identici calciatori visti all’opera nel vittorioso esordio casalingo.
Il Catania ha deluso, anche se è davvero assurdo perdere una gara dopo aver sbagliato un calcio di rigore e dopo aver giocato per quasi tutto il secondo tempo in superiorità numerica. Se ciò avviene c’è solo una spiegazione: la rosa non è competitiva.
La prossima gara al Massimino contro la corazzata Bari, di cosa sarà capace un Catania così piccolo e fragile?
Catania, 13 settembre 2021
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( Fonte foto Google Immagini it.wikipedia.org )
Questo articolo verrà pubblicato sulla pagina online su www.sportenjoyproject.com
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