SIGI ai tempi supplementari, diminuiscono le speranze di evitare il fallimento. La squadra di Baldini si ribella alla situazione e torna imbattuta da Campobasso.
Di Tino La Vecchia
Per la SIGI i tempi regolamentari sono ormai scaduti. Difficile per tutti ammettere che la gestione SIGI ha costituito un vero e proprio flop, difficile per i soci che compongono la società, difficile per i tifosi che al posto del tanto sbandierato rilancio si trovano di fronte l’orribile spettro del fallimento. Il presunto rimedio costituito dalla SIGI, accolto con tante speranze e tanto di fanfare, purtroppo, rischia seriamente di rivelarsi peggiore del male. Non sta a me indicare le cause che hanno determinato questa situazione, anche perché si tratta di un insieme di concause, non ultima l’inattesa e prolungata pandemia da Covid 19 che ha privato la società degli incassi sperati. Dal di fuori è sempre più facile criticare, ma, anche a essere benevoli, non si può nascondere la realtà oggettiva che ci dice che per il Catania il fallimento è alle porte.
In mezzo a questo mare procelloso è riuscita a navigare la squadra, tenuta compatta dal suo nocchiero, l’allenatore Baldini.
Reduce da cinque risultati utili consecutivi, fatti da tre vittorie (due esterne) e due pareggi il Catania è riuscito ad allungare la serie positiva pareggiando a Campobasso al termine di una gara ricchissima di emozioni che ha visto il Catania prima andare in vantaggio, poi sotto per 3-1, quindi in grado di rovesciare le sorti dell’incontro, prima di subire la rete del 4-4 finale. Protagonista principale ancora una volta Luca Moro, in rete da 7 gare consecutive, record nella storia del Catania, nelle quali è stato capace di realizzare 12 reti. Il giovane attaccante ha trasformato il suo quinto calcio di rigore consecutivo, dimostrandosi infallibile dal dischetto.
La squadra, con una gara da recuperare si è portata in classifica a quota 16 e se nel recupero di mercoledì prossimi riuscisse a superare al Massimino la modesta Vibonese, raggiungendo così quota 19 punti, si assesterebbe nella parte destra della classifica.
Purtroppo per i ragazzi di Baldini la stagione in corso, con la speranza che possa concludersi, dal piano sportivo richiamerebbe alla mente il mitologico Sisifo, il quale venne condannato a spingere sulla vetta di una collina un enorme masso che, raggiunta faticosamente la vetta, ricadeva in giù. Ovvero un grande sforzo senza essere premiati dalla classifica.
Baldini ha schierato il suo 4-3-3 utilizzando la migliore delle formazioni possibili con Sala in porta, esterni Zanchi e il rientrante Calapai, Claiton e Monteagudo centrali, trio di centrocampo composto dal rientrante Rosaia, Greco e Maldonado e tridente con il capocannoniere del campionato Moro al centro e Russini e Ceccarelli esterni.
Appena poco più di sette minuti e il Catania si porta in vantaggio: Ceccarelli crossa per Rosaia che di sinistro fredda il portiere di casa Raccichini. Evento fortunato per il Campobasso al 13’ in quanto Di Francesco subisce un infortunio e lo sostituisce Emmausso. In appena tre minuti il Campobasso la ribalta: al 18’ Sala commette in uscita fallo su Liguori, l’arbitro assegna il calcio di rigore e dal dischetto Emmausso spiazza il portiere etneo. Tre minuti dopo il nuovo entrato parte in contropiede e serve Rossetti, l’ex rossazzurro davanti a Sala non sbaglia. La difesa del Catania conferma di essere in assoluto fra le più scadenti del girone. Al 33’ lo scatenato Emmausso compie un’azione travolgente al termine della quale, dopo aver saltato Calapai, serve Candellori che insacca. Al 37’ si ripete la stessa azione che ha portato il Campobasso al pareggio. Stavolta in area dei molisani, è Raccichini che stende Maldonado e viene ammonito. Dagli undici metri Moro conferma di essere infallibile. Il Catania chiude il primo tempo sotto per 3-2. Nella ripresa Baldini manda subito in campo Sipos e Provenzano per Ceccarelli e Maldonado. La punta è artefice principale del pareggio del Catania. Al 67’ Magri commette fallo in area sul giovane croato e altro rigore per il Catania. Dal dischetto Luca Moro è una sentenza già scritta. Il pareggio non appaga il Catania che continua a spingere e poco dopo Sipos, da ottima posizione, non sfrutta un invito di Greco. Ma al 73’ non sbaglia Luca Moro servito dal nuovo entrato Russotto e porta il Catania in vantaggio. I rossazzurri si complicano la vita in quanto al 77’ Zanchi si becca il rosso diretto. La difesa del Catania è debole e non tiene. All’88’ il Campobasso perviene al pareggio: sponda di Rossetti e rete di Tenkorang. Difesa fragile e attacco micidiale, il secondo del campionato, assieme al Bari con 22 reti, alle spalle della Turris e con una gara da recuperare.
Si può dedurre che senza l’inferiorità numerica il Catania avrebbe vinto, ma il Campobasso ha venduto cara la pelle e alla fine il pareggio pirotecnico ci sta. Adesso il recupero con la Vibonese, poi i tempi supplementari per la SIGI, con poche speranza di vittoria.
Fonte foto Tuttocampo.it
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