Il Catania squadra più forte di tutto e di tutti con una prova superba vince a Castellammare e annulla subito la nuova penalizzazione.
Di Tino La Vecchia
Alla metà degli anni Sessanta la Galbani premiava i suoi fedeli clienti regalando dopo un certo numero di acquisti un grande pupazzo di plastica gonfiabile che aveva sabbia alla base. I bambini che volevano buttarlo giù non ci riuscivano in quanto il pupazzo, con la base solida, ritornava indietro e rimaneva in piedi. Il pupazzo, lo ricorderanno le persone meno giovani, si chiamava Ercolino sta sempre in piedi.
La squadra del Catania è come Ercolino, hai voglia di buttarla giù, ha calciatori professionisti e di qualità, guidati da un bravo allenatore come Baldini, quindi sta sempre in piedi.
La notizia dei 4 punti di penalizzazione, che in modo imprudente è diventata ufficiale ancor prima che venisse diffusa l’effettiva ufficialità, ha avuto l’effetto di caricare al massimo il Catania squadra. Per quanto riguarda il Catania società, chi l’ha più visto?
Baldini, che è stato squalificato in maniera ingiusta e assurda, ha dato precise disposizioni al sue vice e il Catania si è presentato a Castellammare di Stabia con un 4-3-3 schierando, almeno inizialmente, Sala in porta, Monteagudo e Lorenzini centrali difensivi, Albertini e Pinto esterni di difesa, centrocampo a tre con il rientrante Cataldi, Rosaia e Simonetti e tridente composto da Luca Moro con Greco e Biondi ai due lati. Particolarmente importante il rientro di Biondi, visto che Piccolo contro il Picerno non ha certo brillato. Panchina rossazzurra molto folta e di qualità con il secondo portiere Stancampiano, l’esperto, Claiton, Zanchi, Izco, Ercolani, Russini, Russotto, Piccolo, Provenzano, Ropolo, Sipos e il giovane Pino. A riprova che al Catania non manca l’organico ma la società che ha causato una pesante penalizzazione da parte del Tribunale Nazionale Federale.
Una squadra in grado di lottare ad occhi chiusi per gli spareggi promozione, per le malefatte societarie, si trovava all’improvviso mortificata e costretta a lottare per evitare gli spareggi per non retrocedere.
In ogni caso, non dovrebbero esserci problemi. La differenza tecnica fra il Catania e le altre squadre è troppo evidente, tanto che, nonostante la pesante penalizzazione il Catania è abbondantemente fuori dalla griglia Play out. Il problema più grosso è ottenere la salvezza del titolo sportivo e, almeno, completare la stagione. La radiazione del Catania costituirebbe un atto grave per i tifosi e per l’intera città. Non sarebbe giusto nemmeno per le altre società che si battono in maniera dignitosa nel torneo, in quanto falserebbe in maniera palese il campionato.
Ecco, le altre società si battono in maniera dignitosa in quanto nella vita si può perdere tutto, non avere niente, ma non si deve mai perdere la dignità.
Il Catania squadra, che la dignità l’ha sempre avuta, è sceso in campo al Romeo Menti col dente avvelenato e col chiaro intento di far punti e rimediare subito alla rovinosa sconfitta interna contro il Picerno, ma il veleno la squadra l’ha dovuto inghiottire, e poi l’ha sputato fuori, alla notizia degli ulteriori punti di penalizzazione.
Il Catania inizia la gara subito in maniera determinata e dopo otto minuti Rosaia mette paura alla retroguardia di casa.
La Juve Stabia con i suoi fuoriclasse, l’ex Pisa Eusepi, l’astro nascente Stoppa e l’ex rossazzurri Tonucci e Ceccarelli ha stentato a raccapezzarsi, forse pensando di avere di fronte una squadra dimessa. Invece il Catania, che sul campo ha fatto più punti della Juve Stabia e nel complesso ha più qualità dei tanto sbandierati calciatori locali, ha giocato con grande determinazione e al 30’ è andato meritatamente in vantaggio con un’azione corale che ha visto protagonisti Cataldi, il sempre più convincente Greco e Simonetti, che di piatto ha finalizzato l’invito del compagno.
Juve Stabia confusa e Catania che in chiusura di primo tempo va vicinissimo al raddoppio con Rosaia con Panico che evita la rete proprio sulla linea.
Nella ripresa ci si aspettava la reazione della Juve Stabia e il fattore “Romeo Menti”, visto che le vespe fra le mura amiche hanno totalizzato 23 dei 33 punti che hanno in classifica, perdendo, prima di questa gara, 3-2 solo contro il sorprendente Picerno.
Stefano Sottili ad inizio ripresa ridisegnava la squadra. Invece, il Catania è ritornato in campo con la stessa determinazione messa in mostra nella prima parte dell’incontro e dopo appena quattro minuti ha chiuso la gara andando a rete ancora con Simonetti su azione di Greco.
La Juve Stabia più brutta della stagione, almeno per quanto riguarda le gare casalinghe, ha rischiato di subire le terza rete e forse sarebbe stato giusto se l’avesse davvero subita.
Il Catania con questa vittoria ha fatto sul campo 18 punti fuori casa e 16 punti in casa, rendimento strano ma non insolito, visto che anche Turris e Campobasso hanno fatto più punti fuori casa di quanto ne abbiano fatte fra le mura amiche.
Ecco, il Catania squadra ha reagito alla grande e sarebbe davvero un peccato vanificare i sacrifici sportivi di questi ragazzi, dell’allenatore e dello staff sportivo che sanno cosa sia la dignità.
Foto di repertorio
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