Troppo forte il Catania per la volenterosa Mariglianese. Sesta vittoria consecutiva per i rossazzurri che rimangono da soli in vetta.
Di Tino La Vecchia
Il Catania, finalmente, è rimasto da solo in vetta! Da Marigliano è arrivata la vittoria
che ci si aspettava, ma è dal campo di Lamezia Terme che è venuta fuori la sorpresa
in quanto i padroni di casa, in testa a punteggio pieno assieme al Catania, sono
scivolati al cospetto del Santa Maria Cilento, lasciando via libera al Catania.
Per la Mariglianese si trattava di mettere in campo tutta la buona volontà possibile,
ma i biancoazzurri, con la maglietta a strisce che ricorda tanto quella della Spal, pur
mettendo in mostra tanti giovani calciatori stranieri di belle speranze e i validi
Tosolini, Giordano, Massaro e il pericoloso Mendigutxia nulla hanno potuto contro la
superiorità tecnica del Catania.
Ferraro, forte della rosa numerosa e di qualità, ha operato qualche variazione più che
alla formazione di partenza, dove la novità è costituita dal solo Sarno dal 1’, alle
sostituzioni. Pertanto, Bethers in porta, Rapisarda, Somma, Lorenzini e Castellini, nel
reparto difensivo, Lodi, Rizzo, e Vitale a centrocampo, Sarao, Sarno e Forchignone
nel tridente offensivo. Pomeriggio di gran caldo con la Mariglianese che cerca subito
di addormentare la gara, il Catania finisce per adeguarsi e per 35’ succede poco.
L’unica emozione la fornisce Bethers al 14’ sbagliando i tempi di un’uscita e
cercando un pericoloso dribbling fuori area, il portiere etneo viene anticipato da
Mendigutxia ma poi è bravo a respingere con la pancia il pallonetto dello stesso
centravanti di casa. L’arbitro, la signora Gasparotti di Rovereto, sebbene grave,
compie l’unico errore della sua brillante direzione fermando il gioco e ammonendo
Bethers.
Delle due l’una: se ritiene che il portiere del Catania abbia respinto con la pancia
l’ammonizione non sta né in cielo né in terra, se ritiene che abbia colpito col gomito
sbaglia lo stesso, perché, a norma di regolamento, il portiere doveva essere espulso.
All’improvviso la gara s’accende negli ultimi otto minuti quando il Catania comincia
a forzare i tempi. Al 41’ i rossazzurri vanno in vantaggio: Sarno lavora un bel pallone
e manda un pregevole spiovente in area dove è appostato Vitale che opera una
splendida girata portando avanti il Catania. La Mariglianese reagisce subito e
nell’unico minuto di recupero pareggia: Giordano si smarca sulla destra e crossa,
Rapisarda perde il suo diretto avversario, il pericoloso Mendigutxia che di testa
coglie l’angolino basso alla destra di Bethers che nulla può. Si va al riposo sull’1-1.
Nella ripresa il Catania forza subito e al 50’ Somma si vede respingere un colpo di
testa ravvicinato da una prodezza di Lesta, Vitale ribatte in rete ma il gioco era fermo.
Al 52’ Ferraro manda in campo De Luca al posto di Lodi che stavolta esce
sorridendo. Al 55’ il Catania ritorna in vantaggio: Sarno lavora un bel pallone lancia
in area Rapisarda che viene steso. Dal dischetto va De Luca che spiazza Lesta.
Al 62’ entra Bani al posto di Sarno, con Vitale fra i migliori in campo. Il Catania
lascia spazio di manovra alla Mariglianese e si limita solo a controllare la gara. Al
75’ Forchignone viene strattonato con insistenza da Ciaravolo che si becca
l’inevitabile ammonizione, ma il giovane rossazzurro ha una reazione che va evitata.
La Mariglianese continua a manovrare ma contro lo strapotere tecnico del Catania c’è
poco da fare, anzi è De Luca che si vede annullare una rete per un fuorigioco dubbio.
Non cambia nulla fino alla fine e il Catania vince come previsto, ma, Lamezia Terme
insegna, non sempre i pronostici sono rispettati.
Adesso si aspetta la gara casalinga con il Locri per il settimo sigillo.
Foto d’archivio
Facebook comments:
Lascia un Commento
Occorre aver fatto il login per inviare un commento