Il Catania supera anche la prova del 9, nemmeno il Sant’Agata riesce a frenare la veloce corsa dei rossazzurri verso la promozione.
Di Tino La Vecchia
Dopo quello contro il Paternò per il Catania un altro derby, si fa per dire, quello
contro il Sant’Agata, squadra di Sant’Agata di Militello, paese del messinese, da non
confondere con Militello Val di Catania, paese nativo di Pippo Baudo.
Al Massimino si è presentata una squadra da prendere con le cosiddette pinze, con un
organico ben collaudato e con una società ben consolidata e ambiziosa, forte del
brillante quinto posto conseguito nello scorso campionato di serie D.
Occhi puntati sul giovane Vincenzo Vitale, classe 2000, ventidue anni non ancora
compiuti, ex Bisceglie, attuale capocannoniere del campionato con 7 reti.
Da parte sua il Catania, pur rispettando tutte le squadre avversarie, deve superare
l’ostacolo cabala, in quanto il Sant’Agata, 4 vittorie e 4 sconfitte, non ha mai
pareggiato e non può permettersi di fermarsi in quanto dietro le spalle ha il Lamezia
Terme a soli 5 punti, impegnato nella gara esterna, sulla carta abbordabile, contro il
San Luca e fra tre gare dovrà recarsi proprio sul campo calabro.
Insomma, il Catania deve vincere per non mettere a repentaglio un campionato
dominato nelle prime otto giornate. Alla fine timori poco fondati in quanto il Catania,
pur soffrendo, ha vinto, mentre il Lamezia Terme è stato battuto sul campo del San
Luca.
Per il Catania una prova del nove in tutti i sensi, in quanto, battendo il Sant’Agata le
vittorie iniziali sono diventate nove.
Consapevole dell’importanza della posta in palio il tecnico Ferrero si è affidato a una
formazione ormai collaudata che vede il rientro fra i pali del ristabilito Bethers e il
consueto schema con lo schieramento difensivo composto dai centrali Somma e
Lorenzini e dai due esterni Castellini e Rapisarda. Per quanto riguarda il centrocampo
fiducia al trio Vitale, Lodi e Rizzo, mentre nel tridente offensivo ci sono Forchignone
Sarno e Sarao. Il ristabilito De Luca, va in panchina, ma per lui e per il brasiliano
Jefferson si prevede l’ingresso nel secondo tempo.
Il Catania soffre poco per andare in vantaggio, un quarto d’ora di attesa e al primo
affondo passa. Siamo al 17’ bel pallone lavorato da Sarno sulla destra e assist per
Rapisarda, proiettato in area: perfetto lo stop e perfetta la girata per il vantaggio del
Catania. Gli ospiti reagiscono e vanno vicinissimi al pareggio, ma Bethers si
conferma portiere di alto livello. Al 32’ il Catania raddoppia al termine di una bella
ripartenza con cross di Rapisarda per l’inserimento di Vitale che di testa sigla il
raddoppio e la sua terza rete personale. Il Città di Sant’Agata si conferma una buona
formazione e nella ripresa con Vincenzo Vitale, capocannoniere del campionato,
cerca di riaprire la gara, ma l’attaccante supera Lorenzini e Bethers ma calcia a lato.
Gli ospiti riescono a riaprire la gara al 53’ quando Rapisarda respinge male in area e
Scolaro segna una rete elementare. Gli uomini di Vanzetto insistono, ma il Catania al
71’ ottiene un rigore per un atterramento di Forchignone in area. Dal dischetto va
Jefferson, che al 60’ era subentrato a Sarao, il capocannoniere del Catania non dà
scampo al portiere ospite Curtosi. Il Città di Sant’Agata non si rassegna e continua a
spingere. Al 79’ Rizzo, da due gare in netto calo fisico, commette un chiaro fallo in
area su Bonfiglio. Silvestri di Roma assegna il giusto rigore, che un minuto dopo
Bonfiglio trasforma.
Il Catania deve stringere i denti per portare a casa la nona vittoria consecutiva, ma è
una vittoria di grande importanza perché porta il vantaggio dei rossazzurri a 8 punti
sul Lamezia Terme.
Adesso bisogna insistere, magari facendo tirare il fiato a giocatori come Rizzo, oggi
al di sotto del suo consueto livello.
Sarebbe bello andare oltre le 10 vittorie consecutive e stabilire, magari, il nuovo
record, ma vincere fuori casa contro la Cittanovese e il successivo incontro contro il
Canicattì non è scontato.
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